In una recente lettera inviata al quotidiano La Repubblica, Ignazio La Russa ha detto che non è mai stato interessato Presidente della Repubblica, perché vuole avere la possibilità di schierarsi e perché il suo passato politico lo renderebbe problematico.
La Russa ha scritto a Repubblica in risposta a una rubrica di una delle firme storiche del quotidiano, Stefano Cappellini, che metteva in guardia dalla possibilità di avere La Russa, oggi Presidente del Senato, alla guida dello stato: sarebbe il candidato naturale, dice Cappellini, in caso la coalizione di destra guidata da Giorgia Meloni e da Fratelli d'Italia vincesse anche le prossime elezioni.
Le parole di La Russa
Non è minimamente interessato a fare il Presidente della Repubblica Ignazio La Russa, attuale presidente del Senato: sembra avere le idee chiare su chi sarà, o forse sarebbe il caso di dire non sarà, il prossimo inquilino del Quirinale.
In una lettera inviata al quotidiano La Repubblica la seconda carica dello stato sottolinea che non è tra le sue ambizioni quella di essere eletto alla più alta carica dello Stato.
Così facendo probabilmente La Russa vuole sgombrare il campo dalle polemiche che periodicamente arrivano sui giornali, specie quelli di opposizione, in merito a sue personali ambizioni politiche una volta concluso il settennato di Sergio Mattarella, attualmente al secondo mandato dopo la rielezione nel gennaio del 2022.
'La mia storia lo renderebbe problematico'
“Non farò il presidente della Repubblica”. Presto per parlare di corsa al Quirinale ma La Russa ha voluto mettere in qualche modo le mani avanti. "La mia storia lo renderebbe problematico", scrive il presidente del Senato. "Ma soprattutto non coincide con le mie ambizioni e col mio desiderio di potermi schierare sulle cose che reputo importanti".
Il riferimento è alla storia Politica personale di un parlamentare di lungo corso del Movimento Sociale Italiano, partito neofascista che si è da sempre ispirato alla visione politica di Benito Mussolini, senza rinnegare il dramma che aveva causato all'Italia con la sua violenta dittatura.
'Non coincide con le mie ambizioni'
Per La Russa fare il Presidente della Repubblica non coinciderebbe con le ambizioni e con il desiderio di potermi schierare su cose e fatti da lui ritenute importanti.
Aggiunge poi che come presidente del Senato ha voluto mantenere una diversa postura politica, più interventista e partecipata nel dibattito politico italiano e meno imparziale e super partes come avvenuto per i suoi predecessori.
Pur garantendo il dibattito pubblico nell'aula del Senato, e senza violare i principi costituzionali, l'ex Ministro della Difesa non ha mai nascosto le sue idee politiche. E, soprattutto in tema di immigrazione e di antifascismo, più volte incalzato dalla stampa, non si è mai nascosto in affermazioni a volte anche provocatorie, violente e marcatamente politiche, elemento che nella prassi istituzionale appare meno comune e fonte di imbarazzo non avendo mai negato le sue simpatie per il fascismo e tutto quello che ha comportato per l'Italia.