Donald Trump scatenato, trionfa in cinque Stati su cinque e si definisce ormai il "presunto candidato". Risultato simile per Hillary Clinton che si aggiudica quattro Stati su cinque. Questo il verdetto delle primarie Usa in in Maryland, Delaware, Pennsylvania, Connecticut e Rhode Island.

Le reazioni

Ancora scontro verbale tra il leader dei repubblicani e la lady dei democratici dopo i risultati delle elezioni.

En plein di delegati per Trump che ha invitato i suoi avversari, Ted Cruz e John Kasich, ad andare a casa. Questi ultimi hanno quindi stipulato un patto per cercare di fronteggiare il ciclone Trump, unendo le forze per tentare un ormai impervio recupero. Il tycoon hai poi affermato su se stesso: "Sono un unificatore" e non ha risparmiato le solite bordate alla Clinton: "Se fosse un uomo non andrebbe oltre il 5%. Averla come presidente sarebbe orribile. Si guardi a Bengasi e alla Siria. Non ha la forza per fronteggiare la Cina".

La moglie dell'ex presidente Bill ha poi chiamato il suo partito all'unità: "Uniremo il nostro partito per vincere queste elezioni.

Tornerò qui con la maggioranza dei voti e dei delegati".

I prossimi appuntamenti

Maggio sarà un mese interlocutorio con piazze meno importanti, ad eccezione dell'Indiana, del Kentucky e dell'Oregon. Giugno inizierà subito col botto, il 7, con le votazioni in California e New Jersey, decisive per dirimere ogni dubbio. Infine appuntamento a Filadelfia a luglio, dove si terrà la convention democratica che eleggerà ufficialmente il candidato presidente per lo scontro finale. Ancora in corsa lo sfidante Bernie Sanders anche se Hillary sembra ormai lanciata verso il successo.

Dal canto suo Trump ha ormai la sicurezza dei numeri, troppo schiaccianti per poter parlare di alternative. Una scalata al vertice rapida e decisa, con una dialettica forte e che non risparmia vere e proprie bordate all'avversario. Le primarie di maggio sembrano dunque essere una formalità per il tycoon, con avversari che nei numeri e nella popolarità sembrano essere ormai definitivamente tagliati fuori.