Per lo sviluppo economico, sono alte le quotazioni di Chicco Testa (presidente di Assoelettrica ed ex presidente Enel), ma a sorpresa entra anche il nome di Vasco Errani, che potrebbe fare da tramite e da ponte nei logori rapporti con la minoranza Dem. Il dossier per le nuove nomine è ancora aperta, ma presto il premier Matteo Renzi, dirà la sua.
Decisioni da prendere, basta rimandare
Dopo la cena al Quirinale con Sergio Mattarella, e il cambio di nomine ai vertici degli apparati di sicurezza del nostro paese, Renzi deve affrontare ora il discorso Mise, messo da parte in questi giorni anche a seguito dei numerosi impegni istituzionali che lo hanno visto protagonista in giro per l'Italia.
Obbiettivi e ruoli da definire
Nella prossima settimana diversi tasselli andranno al loro posto e si definiranno così ruoli e posizioni, tra cui la nomina del nuovo ministro dello Sviluppo Economico, dopo le dimissioni di Federica Guidi, a seguito delle note vicende avute in Basilicata.
Come detto si prenderà una decisione anche per il Mise e a parte i nomi già citati, resta molto ma molto forte, la candidatura dell'attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, che proprio dal Mise, dove era sottosegretario, è approdato a palazzo Chigi. Sarebbe quindi una sorta di ritorno in un ruolo e in un contesto a lui noto, fanno parte e partecipano al rush finale, anche la parlamentare del Pd Paola De Micheli e l'ex sindacalista Teresa Bellanova.
Polemiche su nomine ma non si torna indietro
Sempre nella prossima settimana si dovrebbe definire, dopo tanti mesi di polemiche, anche la questione di Marco Carrai. Al termine del Cdm lo stesso Renzi ha precisato e sottolineato la scelta di voler separare, nettamente le nomine che riguardano le istituzioni da quelle di staff.
Questa distinzione sembra sia stata "consigliata" e voluta direttamente dal Colle. Renzi ha però fermamente ribadito, che su Carrai non si torna indietro, perché sempre più convinto della bontà del suo staff, fatto di professionisti e grandi nomi.