'Stiamo scrivendo una nuova pagina della storia dell'America!', queste le parole di Hillary Clinton la candidata alle prossime elezioni che, nella lunga notte di Filadelfia, infiamma gli animi dei presenti e trionfa col suo discorso. Un discorso di 15 minuti che racchiude le aspettative, le speranze di una nazione fortemente provata dagli ultimi avvenimenti e (a detta di Trump) profondamente divisa.
Presentata dalla figlia Chelsea, che tesse le lodi di questa mamma straordinaria, Hillary sicura di sé, come sempre, accetta ufficialmente la candidatura. Vestita interamente di bianco, dopo il coreografico abbraccio con la figlia, malgrado la sua statura, riempie di sé la 'scena'.
Non abbiamo paura
Dopo un richiamo alla storia del Paese, d'obbligo nella città in cui é nato il sogno di una nazione libera e democratica, Hillary astutamente sa scuotere gli animi, facendo leva sul nazionalismo statunitense. 'L'America è alla resa dei conti. Forze potenti vogliono dividerci - sostiene la candidata democratica- Ma non abbiamo paura.
Saremo all'altezza delle sfide che abbiamo di fronte'.
Determinata come sempre e politicamente preparata, questa donna, che ha dovuto affrontare le accuse spesso infamanti di Trump, fa vibrare la platea, levando un appello all'unità. E prosegue sulla via del sogno di un'America multietnica, coesa e priva di discriminazioni di ogni sorta. Astutamente poi evidenzia le pecche delle deliranti affermazioni del suo avversario, improvvisatosi politico, con un passato da imprenditore molto discutibile.
Il tono di Hillary si fa sempre più acceso, denso di pathos. Prospetta nuove soluzioni per i problemi più urgenti, quali lavoro, terrorismo e, grazie alla sua esperienza di segretaria di Stato, fa riferimento a dossier di Politica internazionale.
Tocca il tema dell'immigrazione e rivolge un appello all'accettazione di quanti sono costretti a lasciare il proprio paese e devono affrontare nuove realtà socio-culturali che, spesso, non li accettano. L'America, come sempre, deve dare una risposta concreta al mondo, al razzismo, al terrorismo, deve continuare a rappresentare la roccaforte della salvaguardia dei diritti umani.
Il trionfo
Hillary mette in rilievo la non affidabilità del suo avversario, collerico, pronto a infiammarsi per un tweet, pronto a chiedere alla Russia il monitoraggio dei suoi messaggi, maschilista per giunta.
Il tono della candidata è ironico, ma sapientemente dosato ed evidenzia tutta la sua pluriennale militanza politica.
Questa donna che ha saputo affrontare tutti gli scandali del passato, rimanendo al fianco del marito, ora innamorato-pentito, che ha rappresentato un punto di riferimento anche per lo stesso Obama, mostra una grinta e una determinazione straordinarie. E il pubblico percepisce la sua forza in una sottile empatia che lo infiamma, lo pervade.
E' il trionfo. Un'ovazione fa eco alle parole di Hillary e così, tra lacrime, abbracci e palloncini la prima candidata donna degli States si fa largo nella giungla della campagna elettorale americana.