In casa Rai c'è aria di bufera: i vertici hanno in mente di sostituire i direttori dei Tg nazionali di Rai2 e Rai3, Marcello Masi e Bianca Berlinguer. Il motivo, ad oggi, è ancora sconosciuto, ma c’è chi sostiene di non vederci abbastanza chiaro: Roberto Fico, presidente della commissione di Vigilanza e noto esponente del M5S non la manda giù, e rimanda a settembre l’idea di cambiare la direzione del Tg2 e del Tg3.
Secondo Fico, l’approssimarsi del Referendum Costituzionale implica l’impossibilità assoluta di fare manovre del genere in un clima di trasparenza: il sì starebbe dilagando, e non è la Rai a dover favorire l’una o l’altra posizione. In generale, una cosa si è sempre detta, ovvero che la politica deve rimanere fuori dalle mura di casa di "mamma Rai". Più facile a dirsi che a farsi, evidentemente.
La possibile strategia e le nuove nomine Rai
Solo poco tempo fa c’era stata la polemica sui super-stipendi dei dipendenti Rai: il sospetto è che tutta la questione sia in realtà abbastanza capziosa (si è sempre saputo che in Rai, come in Mediaset, i guadagni sono più che soddisfacenti), e che si sia trattato di una manovra mediatica per iniziare a fare pressioni sull’Amministratore Delegato Antonio Campo Dall’Orto, per poi fargli approvare le nuove nomine.
Ma chi sarebbero questi nomi in ballo? Al Tg1 non è previsto al momento alcun cambio di direttore, e resterebbe Mario Orfeo. Al Tg2, al posto di Marcello Masi, subentrerebbe Ida Colucci, che in precedenza aveva già ricoperto il ruolo di vicedirettore, e che in generale viene di solito ritenuta vicina agli ambienti di Forza Italia. Al posto di Bianca Berlinguer si sta pensando di nominare come direttore responsabile del Tg3 Antonio di Bella, già in carica in precedenza, dal 2001 al 2009. Un ritorno, quindi.
La polemica sulla trasparenza Rai: Fico non ci sta
L’argomento che maggiormente viene opposto alle due nuove nomine ha a che fare con l’etica delle comunicazioni, come abbiamo visto. In particolare, pare che non sia stato approntato ancora alcun preciso piano editoriale per l’informazione della seconda e terza rete nazionale.
Come si può, dunque, procedere arbitrariamente a cambi di direzione così importanti? E in quale direzione? Questo sembrano voler dire i detrattori delle intenzioni dei vertici Rai. Le parole di Fico sulla trasparenza: "Al momento la Rai non ha ancora presentato pubblicamente alcun piano editoriale per l’informazione. Non è chiaro come si possano fare le nomine alla guida dei notiziari, in mancanza di un preciso progetto editoriale. La Rai dia un vero segnale di rinnovamento: presenti il piano editoriale in Vigilanza e metta in piedi una procedura aperta e trasparente per la scelta dei direttori di testata".