Arriva il primo sì parlamentare al cosiddetto "emendamento Musk", ribattezzato così dopo l'intervento del miliardario americano, che alcuni giorni fa si era espresso con parole molto dure contro i giudici sulla questione dei migranti in Albania. Tale emendamento ha avuto il primo sì in commissione Affari Costituzionali della Camera.
Il provvedimento toglierebbe alla sezione immigrazione dei tribunali la competenza sui corsi per quanto riguarda i respingimenti dei migranti. Durissime le reazioni delle opposizioni che parlano di vendetta contro i giudici, i quali nelle ultime settimane hanno continuato a respingere il trasferimento in Albania di alcuni migranti, non conforme con le norme del diritto europeo.
Cosa prevede l'emendamento Musk
L'emendamento Musk, così ribattezzato dalle opposizioni in quanto presentato poco tempo dopo il tweet di Elon Musk sui giudici italiani, ha avuto il primo sì alla Camera dei Deputati. In commissione Affari Costituzionali infatti è stato approvato questo emendamento al decreto legge Flussi presentato dalla maggioranza per mano della relatrice Sara Kelany di Fratelli d'Italia.
Si tratta di una misura non da poco, in quanto andrebbe a togliere alla sezione immigrazione dei tribunali la competenza sui ricorsi in materia di respingimenti. In questo modo la competenza passerebbe alle Corti di Appello.
Le decisioni dei tribunali in materia di migranti hanno fatto molto discutere nelle ultime settimane.
Pur basandosi su norme del diritto dell'Unione Europea e su una sentenza del 4 ottobre dalla Corte di Giustizia dell’UE, che hanno la precedenza sul diritto italiano, il governo sta cercando di aggirare gli ostacoli giuridici forzando la mano e spostando, come con questo emendamento, la competenza sui trasferimenti e sulle richieste di asilo.
Pd: 'Pagina buia, vendetta contro giudici'
Per il Partito Democratico questa misura rappresenta per il Parlamento "una pagina buia". Altro non sarebbe che una "scelta scellerata", la quale confermerebbe la volontà di Meloni e del governo di "ignorare il caos normativo" in materia di respingimenti. E andrebbe a indebolire i tribunali specializzati in immigrazione, che nelle ultime settimane hanno emanato provvedimenti sui richiedenti asilo che vengono trasferiti in Albania.
Se questo provvedimento passa, denuncia sempre il Partito Democratico, si sovraccarica di lavoro delle corti di Appello, già sovraccariche. Questa misura altro non sarebbe che "una chiara vendetta contro chi si è rifiutato di piegarsi a richieste che violano i principi di diritto".
La polemica politica
La polemica politica è nata a ottobre con la decisione del Tribunale di Roma di non convalidare il trasferimento in Albania di alcuni migranti. La polemica poi era andata avanti nelle settimane seguenti e aveva avuto un brusco colpo quando Elon Musk aveva invitato il governo italiano a mandare via quei giudici che impediscono, con le loro decisioni, l’attuazione del protocollo Italia-Albania sul trasferimento dei migranti.
Elon Musk, miliardario, imprenditore e uomo di fiducia di Donald Trump nelle ultime elezioni vinte dai repubblicani, era intervenuto con parole molto dure, sposando la linea dura del governo di Meloni in materia di immigrazione e di attacco verso i magistrati.
Le sue parole avevano avuto reazioni molto forti, al punto che anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella aveva deciso di intervenire ricordando che bisogna rispettare la sovranità italiana e delle sue istituzioni. Una risposta che, pur non citando direttamente Musk, lasciava intuire come l'Italia non possa essere oggetto di attacchi così forti contro la magistratura da un paese alleato come gli Stati Uniti.