Non si arresta il caos che ha investito Luigi Di Maio negli ultimi giorni. Il vice presidente della Camera è stato accusato di aver speso più di 100 mila euro nei tre anni da deputato. Questa cifra sarebbe in aperto contrasto con la filosofia della politica a costo zero decantata da Di Maio e dal movimento 5 stelle. Le accuse contro il grillino si basano su alcuni dati pubblicati in rete.
A qualche giorno dalla notizia, arriva la replica del diretto interessato.
Cosa viene restituito
Luigi Di Maio risponde alle ultime polemiche in merito alle sue spese 'politiche', spiegano che non si è tenuto in conto della cifra da lui restituita nello stesso periodo preso in analisi. Il grillino spiega che, dal momento in cui è stato eletto vice presidente della Camera, gode di stipendio aggiuntivo da vice presidente, stipendio da deputato, spese di rappresentanza, auto blu, telepass gratuito, cellulare di servizio, spese gratuite in tipografia, rimborsi spese e di aver scelto di non usufruire di questi vantaggi e di percepire solo metà dello stipendio come deputato.
Le dichiarazioni di Luigi Di Maio
"Tra lo stipendio da deputato, lo stipendio aggiuntivo da vice presidente della Camera, i vari rimborsi e spese di rappresentanza, ho restituito ai cittadini italiani in tre anni e mezzo 204.582,62 euro. E sono felice di averlo fatto" ha dichiarato Luigi Di Maio in risposta alle accuse che si diffondono in rete. Il vicepresidente della Camera lancia una frecciata al Partito Democratico, affermando di attendere, da circa 3 anni e mezzo, la riduzione delle spese così come più volte annunciato.
Le polemiche sul grillino
La notizia dei 100 mila euro spesi in tre anni, lo scandalo delle firme false e la mail male interpretata sul caso dell'assessore Paola Muraro hanno causato un polverone sulla figura del grillino e qualche polemica interna al partito. Di Maio ha preso la parola per controbattere e fornire le sue spiegazioni in merito attraverso un post sul seguitissimo blog di Beppe Grillo.