Nella giornata di Lunedì 9 Gennaio 2017 si terrà la votazione per il rinnovo del consiglio e della presidenza della Provincia di Crotone. Nel mese di Gennaio tutte le province Italiane saranno interessate dalla votazione, che a seguito della Legge Delrio, entrata in vigore nell'Aprile del 2014, è diventata una votazione di secondo grado. Questo vuol dire che non saranno i cittadini a votare, ma i sindaci e i consiglieri comunali.
I candidati
Due liste, che rispecchiano l'attuale divisione politica presente anche nel capoluogo: PD e Provincia in Rete. Mentre la prima lista rappresenta l'asset politico consolidato, la seconda lista rappresenta un gruppo politico emergente, facente capo alla Consigliera Regionale Flora Sculco, che ha presentato altri gruppi dai nomi simili in diversi ambienti, come Calabria in Rete alla Regione e Crotone in Rete al Comune della città. I candidati a Consigliere Provinciale nella lista del PD sono: Albanese Samuele (Crucoli), Amato Giampiero (Rocca di Neto), Barberio Antonio (Scandale), Carvelli Paola (Petilia Policastro), Catanzaro Gaetano (Strongoli), Chiarello Pasqualina (Verzino), Durante Francesco (Castelsilano), Facente Marianna Valentina (Cirò Marina), Megna Mario (Crotone) e Sasso Salvatore (Cariati).
I candidati a Consigliere Provinciale nella lista Provincia in Rete sono: Foresta Armando (Mesoraca), Carcea Giuseppe Renato (Crotone), Fera Dionigi (Petilia Policastro), Galdieri Valentina (Crotone), Lagani Vincenzo Raffaele (Rocca di Neto), Lerose Gennaro (Cutro), Notaro Angelo (Savelli), Poerio Raffaele (San Mauro Marchesato), Sculco Maria Carmela (Melissa) e Secreti Vincenzo (Cotronei).
Due i candidati a Presidente della Provincia: Franco Parise per il PD, attuale Presidente facente funzione dopo il ritiro di Peppino Vallone, e Nicodemo Parrilla per Provincia in Rete.Come funziona:Stando alla nuova legge, viene eletto presidente il candidato che ottiene più voti, e la sua carica dura 4 anni, mentre la carica del consiglio dura 2 anni.
In caso di parità tra i due concorrenti, verrà eletto il più giovane. Il numero di consiglieri Provinciali può variare da un minimo di 10 (come nel caso della Provincia di Crotone) ad un massimo di 16.Le province non sono state del tutto abolite, e continuano ad avere competenze territoriali. Bocciato il quesito referendario, si dovrà trovare una soluzione per reintegrare le province nell'attività quotidiana. Si parla già di "enti di area vasta", sulla scia delle città metropolitane, nati in base alle vecchie amministrazioni.