<<Dopo un anno e mezzo di battaglie del Comitato per Villa Giaquinto, apprendiamo con soddisfazione che il sindaco Carlo Marino ha rimosso l’ordinanza di chiusura di Villa Giaquinto. Ora è ufficialmente aperta>> questo è il post apparso meno di un mese fa sulla pagina Facebook del Comitato di Villa Giaquinto con allegata l’ordinanza del Comune di Caserta: una vittoria per la cittadinanza casertana che si è impegnata attivamente nel garantire l’agibilità di uno dei tanti spazi verdi abbandonati all’incuria della nostra città.

Il percorso di Villa Giaquinto comincia nell’estate 2015, a seguito dell’insediamento nel Comune del Commissario Prefettizio Nicolò a seguito delle vicende che hanno coinvolto l’ex sindaco Pio Del Gaudio (2011-2015), la situazione economica del Comune non era in grado di gestire le spese per la cura e la manutenzione degli spazi pubblici infatti molti di questi hanno dovuto vivere situazioni di incuria nelle quali ancora oggi vessano. Nell’agosto 2015 la Villa chiude i battenti, il Comune pressato da ben altre situazioni cittadine preferisce lasciar perdere il piccolo spazio verde di Via Galilei che nel frattempo è lasciato all’incuria e al degrado, a ben poco servono le segnalazioni da parte degli abitanti del quartiere alla vigilanza che spesso ignora totalmente queste ultime.

Le cose cambiano il 16 gennaio 2016 quando l’allora premier Matteo Renzi decide di annunciare l’apertura di nuove sale alla Reggia di Caserta per il rilancio della città: sarà proprio il corteo contro l’ex premier a riappropriarsi in quello stesso giorno di Villa Giaquinto. I mesi che seguono sono fondamentali: assemblee, pranzi popolari, confronti e organizzazioni di attività per la cura della Villa diventano la preoccupazione di molti casertani di età diverse ma uniti da un unico intento: quello di ridare uno spazio verde aperto alla propria città, senza alcun aiuto da parte delle istituzioni colpevoli del degrado in cui vessava la Villa; giugno 2016 rappresenta un momento fondamentale per Caserta per l’elezione dell’attuale sindaco Carlo Marino e un ritorno alla stabilità politica, ciò nonostante la Villa resta sempre sotto ordinanza di chiusura mentre dall’altro lato della recinzione che la separa da Via S.Carlo riprendono i lavori per un parcheggio-progetti sospesi per lungo tempo- che sembrano voler coinvolgere anche lo spazio autogestito.

E di recente la rimozione dell'ordinanza di chiusura e l’autorizzazione della rassegna ‘’R-Estate in Villa’’.Finalmente, dopo un anno e mezzo di battaglie e di dialogo incessante, tantissimi cittadini vedono il raggiungimento di un traguardo: con l’ordinanza in questione la Villa è aperta e restituita completamente alla cittadinanza che ogni giorno s’impegna incessantemente per renderla uno spazio migliore con iniziative aperte a tutti.

E gli altri spazi?

La situazione degli altri spazi verdi e pubblici casertani però non è delle più rosee: zone come Piazza Pitesti e Piazza Padre Pio vessano in condizioni di degrado e abbandono molto gravi. In particolare la seconda divenuta più volte il set del programma satirico di ‘’Striscia la Notizia’'.

Caserta inoltre potrebbe contare su un grandissimo spazio verde che da troppi anni è oggetto di un tira e molla da parte del Comune e della Curia: il Macrico. Questa ex area militare ad oggi risulta essere inagibile e divisa da Viale Medaglie d’Oro da un altissimo muro, ravvivato solo da alcuni colorati murales. Si contano circa 33 ettari di terra che si estendono dal Monumento ai Caduti fino a Falciano: un autentico polmone verde inutilizzato e inaccessibile, come se non bastasse tanti anni di indifferenza hanno trasformato la zona al di là del muro in un’autentica giungla con strutture militari al suo interno lasciate alle intemperie senza un regolare abbattimento, generando per altro paura per il rischio amianto all’interno delle fondamenta delle suddette strutture. Per il Macrico la discussione è aperta da fin troppo tempo e andrebbe subito trovata una soluzione per cominciare i lavori per rendere quest’area vivibile ed accessibile alla popolazione casertana.