Il caso Sea Watch 3 è ancora aperto, anche se la capitana dell’imbarcazione della Ong tedesca, battente bandiera olandese, Carola Rackete, ha deciso di forzare il blocco imposto da Matteo Salvini e di entrare nelle acque territoriali italiane, a un tiro di schioppo da Lampedusa. Infuriano dunque le polemiche tra sostenitori della teoria dei porti chiusi e coloro che si schierano senza se e senza ma dalla parte delle organizzazioni umanitarie.
Tra questi ultimi c’è sicuramente gad lerner, il giornalista da poco tornato a condurre un programma in tv, L’approdo su Rai 3. In un editoriale vergato per il quotidiano con cui collabora da anni, Repubblica, Lerner decide di rivolgersi direttamente alla madre del suo acerrimo avversario politico, chiedendosi che cosa penserà la signora di quello che sta facendo il “suo Matteo” con i migranti. Un gesto, quello del giornalista di origini libanesi di tirare in ballo la mamma del capitano leghista, che non è piaciuta ai suoi numerosi fan.
L’editoriale di Gad Lerner su Repubblica: ‘L’onore di disobbedire’
Si intitola così, ‘L’onore di disobbedire’, l’editoriale pubblicato il 26 giungo da Gad Lerner su Repubblica in cui il noto giornalista dice la sua sul caso del momento, quello della Sea Watch, e sull’arrivo di migranti clandestini in Italia. Lerner parte subito con l’acceleratore schiacciato a tavoletta. “Viene da chiedersi - scrive in apertura del suo pezzo - ma cosa penserà di Salvini la madre di Salvini?”. Insomma, secondo il conduttore de L’approdo, quello che sta combinando il Ministro dell’Interno in tema di migranti, soprattutto per quanto riguarda il caso Sea Watch, è un qualcosa di talmente grave da chiamare in causa la coscienza stessa di chi lo ha messo al mondo: sua madre.
Quello dei migranti, infatti, rappresenta un “dramma umano” che non può essere sottovalutato. Lerner aggiunge di “non volerle mancare di rispetto”, ma si chiede ancora “cosa pensi in cuor suo” di un figlio che schernisce con cattiveria “le persone che soffrono”.
Matteo Salvini ha trovato un ‘osso duro’ come Carola Rackete
Poi, l’obiettivo di Gad Lerner si sposta verso Carola Rackete, la capitana della Sea Watch 3. In questo caso il registro del giornalista cambia totalmente, da negativo a positivo. La Rackete viene descritta come un “osso duro”, una che è “disposta a rischiare davvero”. Insomma, una “giovane donna che ridimensiona un capitano piccolo piccolo”. E Matteo Salvini, per tutta risposta, non avrebbe saputo fare altro che “sfregiarla” bollandola come una “sbruffoncella” che fa politica, utilizzando il suo solito registro “genitale viriloide”.
Quelli come Salvini che “sogghignano” di fronte ai migranti della Sea Watch, minacciando di lasciarli in mare fino a Natale, non devono mai dimenticarsi che, pur avendo vinto le elezioni, “restano una minoranza di questo Paese” che, a detta di Lerner, ora “tace”, ma un giorno “si vergognerà” di quello che sta accadendo.