Anche Maria Teresa Ruta interviene sul caso di Ciro Grillo e del presunto stupro di gruppo di cui è accusato insieme a tre suoi amici. Ospite di Paolo Del Debbio a Dritto e rovescio, la ex showgirl, oggi conduttrice tv e giornalista, si sfoga ricordando l’episodio del tentativo di stupro di cui fu vittima nel 1980. Una testimonianza drammatica dalla quale Ruta parte per chiedere che venga fatta giustizia anche in questo caso. “Questo sarà un processo importantissimo se andrà avanti, perché sarà una pietra miliare su cui si baseranno tantissimi altri processi”, dice riferendosi alla vicenda del figlio di Beppe Grillo.

Maria Teresa Ruta parla del caso Grillo a Dritto e rovescio: ‘Scioccata da quel video’

Paolo Del Debbio domanda alla sua ospite cosa ne pensi della vicenda giudiziaria che sta coinvolgendo il figlio di Beppe Grillo. “Quando ho visto il video sono rimasta scioccata e anche un po’ nauseata”, così Maria Teresa Ruta commenta il video pubblicato alcuni giorni fa dal fondatore del M5S per difendere Ciro e i suoi amici dalle accuse di stupro. Poi, la ex showgirl si rivolge ad una donna avvocato presente nello studio Mediaset, la quale ha appena invitato a diffidare delle testimonianze delle presunte vittime di violenza sessuale. “Volevo capire quale è la sua esperienza, di persona che difende o di persona che è stata violentata o che ha subito un tentativo di violenza, per esempio come è successo a me”, la incalza Ruta.

Ruta racconta il tentativo di violenza subito nel 1980

Maria Teresa Ruta ricorda che nel 1980 si è “trovata due ragazzi che mi hanno inseguito, mi hanno scaraventato dentro a un portone, hanno tentato di violentarmi, io mi sono difesa come potevo dando un sacco di calci, mi hanno rivestito di lividi - questo il suo drammatico racconto - fortunatamente qualcuno è intervenuto.

Mi sono trovata svenuta, mezza svestita, e l’ho detto solo dopo 14 anni”. Insomma, secondo Ruta “bisogna mettersi prima di tutto dalla parte della vittima”. La conduttrice tv non sopporta di aver dovuto ascoltare “dichiarazioni sconvolgenti” sulla vicenda Grillo sul fatto che le ragazze ospiti nella villa del comico genovese abbiano voluto “fare le furbe” denunciando i loro presunti stupratori.

Il racconto prosegue: ‘Mi sentivo sporca, non sono riuscita più ad avere rapporti’

“Ma voi sapete dopo una violenza che cosa avviene dentro a una donna? - domanda polemicamente Maria Teresa Ruta - io avevo paura di deludere i miei genitori, mi sentivo male, mi sentivo sporca, pensavo di essere stata io la causa perché ero stata stupida, perché non mi ero accorta che mi stavano inseguendo, non mi ero accorta del pericolo”. Poi Ruta si chiede se “un genitore può fare quello che ha fatto Beppe Grillo”. La sua risposta è ovviamente “no”. Va bene stare al fianco del proprio figlio, ma dovrà essere la legge a decidere se Ciro Grillo sia colpevole o meno, precisa Ruta. Lei ammette di portare ancora le “tracce” di quanto accadutole.

“Per anni non l’ho detto a nessuno - rivela - sono arrivata a casa piena di lividi, ma ho detto ai miei genitori che mi avevano strappato la collanina e gli orecchini. L’ho detto al padre dei miei figli cinque anni dopo, perché non sono riuscita più ad avere rapporti, è stata una cosa devastante”. Poi, il pensiero finale sul caso Grillo: “Questo sarà un processo importantissimo se andrà avanti, perché sarà una pietra miliare su cui si baseranno tantissimi altri processi”.