Dato l'aumento del numero dei contagi Covid, soprattutto da variante Delta, l'ipotesi di green pass obbligatorio per l'accesso a determinate attività diventa sempre più una certezza. Il 20 luglio sarà convocata una cabina di regia per stabilire quali sono le attività che necessitano della certificazione verde: un nuovo eventuale decreto le elencherà per evitare ogni dubbio e presumibilmente entrerà in vigore dalla prossima settimana o comunque entro fine luglio.
I luoghi dove ci possono essere maggiori affollamenti saranno quelli più probabilmente soggetti all'obbligo. Controverse sono le opinioni riguardo i ristoranti.
Cerimonie, stadi e concerti
Sembra certo l'obbligo di green pass per la partecipazioni ai banchetti post cerimonie civili o religiose. I controlli non potranno essere operati dai gestori dei locali, ma saranno affidati alle forze dell'ordine che, in caso di mancato rispetto dell'obbligo, potranno far scattare una contravvenzione. Inoltre, la certificazione verde sarà richiesta per accedere a stadi, concerti e sale degli spettacoli: in tal modo potrebbe essere possibile raggiungere la capienza anche del 100%.
Stesso obbligo dovrebbe riguardare gli eventi pubblici e i convegni.
Mezzi di trasporto e quarantena per chi torna dall'estero
Per i treni a lunga percorrenza e gli aerei sarà necessario il green pass. Non sarà obbligatorio invece per i mezzi pubblici quali autobus e metropolitane. Per questi ultimi, infatti, dovranno essere rispettati i limiti di capienza per permettere il distanziamento di almeno un metro tra un passeggero e l'altro.
Riguardo il rientro dai paesi esteri, si discuterà se sarà necessaria una quarantena di 5 giorni in base alla curva epidemiologica di quei paesi. Per ora, con un'ordinanza, il presidente della Regione Sicilia Musumeci ha obbligato chi rientra da Spagna e Portogallo a effettuare il tampone.
Questione ristoranti e tamponi gratuiti
Durante la cabina di regia si dovrà trovare una soluzione anche per la questione dei ristoranti al chiuso. Probabilmente sarà necessario il green pass anche per poter pranzare o cenare nei locali. Infatti, in vista dell'aumento dei contagi e del probabile ritorno delle zone arancioni e rosse, si tratta di un'ipotesi plausibile per permettere alle attività di ristorazione di non chiudere.
Proprio allo scopo di evitare nuove chiusure e restrizioni, il Movimento 5 Stelle chiede di passare al Green pass obbligatorio solo in caso di sensibile aumento dei contagi, ma ritiene imprescindibile introdurre la gratuità dei tamponi. Ricordiamo, infatti, che il green pass si può ottenere non solo con la vaccinazione o la dimostrazione di aver contratto ed essere guariti dal Covid, ma anche con l'esecuzione del tampone nelle 48 ore precedenti alla partecipazione a un evento.