L'aula della Camera dei deputati ha approvato questo giovedì 15 luglio il rifinanziamento della missione delle forze dell’ordine italiane per addestrare la cosiddetta "Guardia costiera" libica, ossia il corpo armato a cui il governo italiano e l’Unione Europea hanno da tempo affidato il compito di impedire ai migranti che partono dalle coste della Libia di arrivare su quelle italiane.
A favore del rifinanziamento complessivo delle missioni all'estero hanno votato 438 deputati (la maggioranza più Fratelli d’Italia), con soltanto tre contrari e due astenuti.
Successivamente è stata votata la parte riguardante specificamente la cooperazione con i guardacoste libici, che è stata approvata con un numero inferiore di voti favorevoli: precisamente 361 sì, 54 no e 22 astenuti.
La Camera ha approvato la prosecuzione della cooperazione con i guardiacoste libici
Proseguirà dunque la missione bilaterale di cooperazione con la Guardia costiera libica, ma il testo approvato chiede al governo italiano di verificare la “possibilità che dalla prossima programmazione vi siano le condizioni per superare” la cooperazione con la Guardia costiera libica, trasferendola alla missione dell’Unione europea Irini.
Tale richiesta è partita dall’emendamento proposto da due parlamentari del Pd, Lia Quartapelle ed Enrico Borghi, approvato precedentemente alla Camera dalle commissioni riunite Esteri e Difesa
Respinta la mozione di Palazzotto
Precedentemente alla risoluzione di maggioranza, l’aula di Montecitorio respinto la mozione presentata Erasmo Palazzotto (LeU) e altri deputati di Pd, M5S e LeU, nella quale si proponeva di non autorizzare la cooperazione con Guardia costiera libica.
A votare contro questa richiesta sono stati 376 deputati, mentre i favorevoli sono stati 40 e gli astenuti 21.
“La Camera ha scelto di confermare la collaborazione con la guardia costiera libica. - scrive su Twitter il parlamentare del Pd Matteo Orfini - Ancora una volta abbiamo votato in pochi, troppo pochi. Ancora una volta una scelta orribile, una giornata orribile”.
Secondo Amnesty International l’Italia e i paesi europei sarebbero complici della cattura di persone in mare
Le criticità verso la missione è condivisa anche da Amnesty International che, poco dopo il voto della Camera, ha scritto un tweet dicendo che “l’Italia e i Paesi europei si confermano complici della cattura di persone in mare e del respingimento di migranti e rifugiati nell’inferno dei centri di detenzione libici”.