È cominciata nella giornata di lunedì 30 novembre la raccolta differenziata al centro di Anzio, in provincia di Roma. Dopo almeno due anni di attesa, dunque, altre 580 utenze del Comune del litorale laziale avranno la possibilità di fare la raccolta differenziata. Ad annunciarlo è stato il primo cittadino di Anzio, Luciano Bruschini, che attraverso un comunicato pubblicato sul sito del Comune e sulla sua pagina Facebook, ha affermato che d'ora in avanti anche i cittadini del centro avranno l'obbligo di differenziare i rifiuti, proprio come quelli che vivono in periferia o nella zona di Lavinio, che comunque fa parte del suddetto Comune.
Nella zona compresa fra Viale Mencacci, Via Gramsci, Via della Pineta e Via 21 Aprile, dunque, saranno eliminati i vecchi cassonetti grigi, sempre più spesso oggetto del conferimento illecito di rifiuti, per far posto a quelli colorati di giallo (plastica), verde (vetro), grigio (indifferenziata), bianco (carta) e marrone (rifiuti organici).
Sospesa la raccolta della plastica il sabato
Alle parole del sindaco si è accodato anche l'assessore alle Politiche Ambientali e Sanitarie del Comune di Anzio, Patrizio Placidi, il quale è fermamente intenzionato a potenziare il servizio di pulizia delle strade cittadine interrompendo la raccolta dei rifiuti di plastica il sabato.
Per qualche tempo, dunque, il cassonetto giallo di cui sono dotati tutti gli utenti del Comune verrà svuotato solo nella giornata di martedì, mentre il penultimo giorno della settimana gli operatori ecologici avranno la possibilità di dare una pulita alle strade, bonificare i quartieri e mantenere il decoro pubblico di una cittadina che è da sempre il fiore all'occhiello del litorale pontino.
L'assessore Placidi ha poi aggiunto che saranno intensificati i controlli per scovare coloro che gettano i propri rifiuti nei pochi cassonetti grigi rimasti al centro di Anzio, ma molti cittadini chiedono che vengano presi anche quelli che continuano imperterriti a inquinare le zone verdi della periferia (Villa Claudia e Via dell'Armellino in particolare) senza prendersi la briga di portare tali rifiuti alla discarica cittadina.