Molto spesso può capitare di paragonare le intolleranze alimentari all'allergia, ma non è assolutamente così: l'intolleranza non è sinonimo di allergia perché, a differenza di essa, non coinvolge il sistema immunitario.

In medicina, per intolleranza s'intende l'incapacità che ha un individuo di assumere una determinata sostanza.

In Italia, circa il 60% della popolazione ne soffre e 3 persone su 4 non sa ancora di essere affetto da questo disturbo.

Ecco allora alcuni tra i principali sintomi o campanelli d'allarme a cui bisogna fare attenzione:

  1. problemi intestinali e digestivi;

  2. insonnia;

  3. capogiri;

  4. gonfiore e pesantezza;

  5. ritenzione idrica.

Rimedi alle intolleranze alimentari

Se si soffre di questi disturbi è bene consultare il medico curante in modo da poter effettuare degli esami mirati.Tra i più importanti citiamo il PRINCK TEST che avviene per uso cutaneo e consiste nel posizionare delle gocce di allergene sulla pelle leggermente graffiata. Se nel giro di pochi minuti, si presentano delle reazioni allergiche significa che l'alimento o sostanza in questione è dannosa per la Salute del paziente.Quando non è possibile effettuare il Princk Test si può procedere ad alcuni test in laboratorio più dettagliati.

In alcuni casi, però, può capitare che i sintomi non siano molto chiari ; in questo caso si procede ad un ulteriore test (test di provocazione orale) da svolgere esclusivamente in laboratori attrezzati. Una volta individuata la sostanza nociva è bene consultare un nutrizionista in modo da saper eliminare gli alimenti di cui ne sono composti attraverso delle diete specifiche dette di eliminazione.