I dati resi noti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità non sono certo rassicuranti. E, nella giornata di ieri, 7 aprile, giorno in cui si è celebrata la Giornata Mondiale della Salute 2015, il tema portante non poteva che essere incentrato sulla sicurezza alimentare. "Dai campi alla tavola, per un cibo sicuro" è stato, infatti, il tema portante. L'OMS ha dichiarato che oltre 351 mila persone ogni anno muoiono a causa del cibo poco sicuro.

E ciò accade in tutto il mondo.

Si tratta di alimenti non sicuri, spesso contaminati da batteri letali e in grado di provocare pericolose epidemie. Microorganismi pericolosi o sostanze chimiche tossiche letali per l'uomo. "È importante sapere che la maggior parte delle malattie trasmesse da alimenti si possono prevenire mediante un'appropriata manipolazione del cibo", si legge nel rapporto.

Cosa fare? Innanzitutto è bene intraprendere una vera campagna di sensibilizzazione verso le persone, in modo tale che queste mettano più attenzione ai cibi che mangiano e a come lo mangiano. È questo un aspetto che spesso si trascura, non riflettendo sul fatto che proprio il consumare cibi crudi o verdure non lavate bene siano la causa di diverse malattie e di altri disturbi alimentari, oltre a quelle più pericolose di origine oncologica o neurologica.

"La produzione alimentare è stata industrializzata e il suo commercio e la distribuzione sono stati globalizzati. Questi cambiamenti introducono molte nuove opportunità per il cibo di essere contaminato da batteri nocivi, virus, parassiti, o sostanze chimiche". Queste le parole del direttore generale dell'Oms, Margaret Chan.

Sotto accusa, batteri come l'Escherichia Coli, la Salmonella Typhi e i Norovirus. E, come osserva l'organizzazione mondiale, il pericolo non deve essere considerato un problema esclusivo del Paese in cui il virus si è diffuso, ma di tutte le nazioni. Poiché è da queste che devono partire i soccorsi e i mezzi per risolvere il problema. Si è parlato dei super batteri resistenti agli antibiotici.

Come per questi, anche gli altri ceppi virali occorrono nuove misure da parte delle case farmaceutiche.

I dati rilasciati dal rapporto dell'organizzazione sanitaria mondiale si riferisce al periodo di tempo che intercorre dal 2010 ad oggi. Si legge che sono più di mezzo miliardo gli individui ad essersi ammalati proprio a causa di infezioni alimentari, dovute a parassiti, batteri e sostanze chimiche. Sintomi quali vomito e nausea, insieme a patologie più gravi, come tumori o ictus e infarti, sono le cause di decesso più diffuse. A disposizione per la consultazione, il manuale dei "Cinque punti chiave per alimenti più sicuri". Un semplice vademecum per l'igiene, al fine di evitare infezioni o malattie più gravi.

Prima regola, la pulizia, seguita dalla separazione dei cibi crudi da quelli cotti; inoltre, è bene far cuocere bene gli alimenti e mantenerli ad una temperatura consona. Infine, accertarsi della provenienza di acqua e materie prime.