A 40 anni siamo tutti più infelici? Secondo un recente studio, portato a termine dai ricercatori dell'Università di Melbourne insieme all'University of Warwick di Coventry nel Regno Unito e pubblicato sulla rivista The Economic Journal, è emerso che il livello della nostra felicità non è costante per tutta la vita.

Il raggiungimento della felicità, con il suo stato psicologico e sensazioni positive, è l'obbiettivo che perseguiamo per tutta la vita.

Ma una volta ottenuto non c'è certezza che persista per sempre.

Come si evolve la felicità nel corso della vita?

Stando ai risultati della ricerca, che ha dimostrato di rappresentare un fenomeno su scala universale, sembra che il periodo più felice della nostra vita sia proprio quello della fanciullezza.

Con il passare degli anni il livello di felicità decresce nell'adolescenza fino a toccare il picco più basso intorno ai 40 anni. Superata questa fascia d'età, infatti, si incomincia ad essere più felici.

A quale età raggiungiamo la nostra massima felicità?

Gli esperti dicono che dopo i 40 anni il livello di felicità inizia a risalire e tocca il suo momento culminante intorno ai 70 anni.

Vediamo come sono stati raccolti i dati della ricerca. I ricercatori hanno preso come campione oltre 50 mila persone di varie fasce d'età, appartenenti a culture diverse e provenienti da Germania, Gran Bretagna e Australia. Ai partecipanti è stato chiesto di tenere un diario e di segnare periodicamente un punteggio da 1 a 10 in base al livello di soddisfazione e Benessere vissuto in quel particolare momento della vita. I risultati della ricerca hanno dimostrato l'omogeneità dell'andamento del grafico sia su scala territoriale che culturale. L'andamento del benessere emotivo dei partecipanti seguiva lo stesso andamento, definito dagli stessi scienziati un andamento ad "U".

Secondo i ricercatori, infatti, il livello della felicità segue un fenomeno naturale ed universale.

"Dopo aver seguito gli stessi uomini e le stesse donne nel corso degli anni" si legge sulla pubblicazione "abbiamo dimostrato l'esistenza di prove, riscontrate in paesi diversi, del fatto che il benessere umano segue un andamento a U".