Decisamente una scoperta importante e rivoluzionaria quella fatta da un gruppo di ricercatori del Politecnico di Zurigo, che sulla base di alcuni test effettuati su dei gruppi di bambini Kenioti ha individuato un vero e proprio odore specifico della malaria.

La scoperta apre chiaramente nuove frontiere soprattutto sul piano della diagnosi precoce.

Dopo l'individuazione della mappa genetica della malattia, ora sarebbe possibile, in base a questa nuova scoperta scientifica, riconoscere la malaria semplicemente dall'odore, annusando cioè le molecole liberate dalla pelle.

Lo studio apre nuove prospettive sul piano della diagnosi precoce della malaria

La scoperta è importante in quanto consentirebbe una diagnosi precoce della patologia poiché l'odore, a quanto sembra, anticiperebbe la comparsa dei sintomi della malattia consentendo così una vera e propria diagnosi precoce.

I risultati conseguiti dal Politecnico di Zurigo saranno la base scientifica di futuri test che saranno effettuati, per la diagnosi precoce dell'infezione, soprattutto in quei Paesi in via di sviluppo dove la malaria è maggiormente diffusa e continua ad essere causa di morte.

Lo studio è stato pubblicato sulla nota rivista scientifica online Pnas dell'Accademia delle Scienze degli Stati Uniti.

La ricerca del Politecnico di Zurigo aveva come finalità quella di esaminare le sostanze volatili emesse dalla pelle, sostanze che sono state dettagliatamente vagliate da dei veri e propri nasi chimici, detti anche gascromatografi, dopo essere state appositamente incanalate in apposite correnti d'aria create in laboratorio.

Il grande risultato medico scientifico dello studio sta proprio nell'individuazione dell'odore della malaria, già precedentemente individuato nei ratti, che è stato rilevato nei bambini Kenioti oggetto dello studio.

I risultati dello studio sono importanti e destinati a trovare applicazioni future nella prevenzione e cura della malattia

Nello studio si è infatti osservato che l'odore è stato individuato tanto in bambini che già presentavano i sintomi della malaria, quanto e soprattutto in altri che viceversa erano ad uno stadio iniziale della malattia.

La ricercatrice Consuelo De Moraes ha spiegato che l'odore della malaria non è legato alla presenza o assenza di determinate molecole, ma a dei cambiamenti nella concentrazione di composti che sono presenti nelle persone, cambiamenti che sarebbero il sintomo precoce della futura patologia malarica.