Una storia terribile ci arriva dalla vicina Francia dove, stando a quanto riportato dal noto quotidiano Le Figaro, un giovanissimo alunno, di soli 11 anni, si sarebbe tolto la vita a causa di un rimprovero ricevuto dal suo insegnante per l'uso del cellulare in classe. Il giovane, fortemente provato dal richiamo del suo docente, all'uscita di Scuola si sarebbe lanciato da un ponte dopo aver preannunciato le sue intenzioni ad alcuni suoi compagni. Quando i genitori del ragazzo sono giunti sul posto, dopo essere stati avvisati, purtroppo tutto si era tragicamente compiuto e non hanno potuto far altro che assistere inermi alla crudele scena del corpo del loro figlio che fluttuava nelle acque del fiume.

il gesto estremo sarebbe scaturito da un rimprovero

In base a quanto ricostruito dal quotidiano francese il minore, che frequentava una scuola nel comune di Beausoleil nel dipartimento delle Alpi marittime, avrebbe compiuto l'estremo gesto a causa di un rimprovero ricevuto a scuola; a quanto sembra il suo insegnante lo avrebbe redarguito per aver usato o tirato fuori (ancora non è nota l'esatta dinamica) il suo telefonino cellulare. Il giovane alunno sarebbe entrato nel panico ed all'uscita di scuola, mentre si recava alla fermata dell'autobus, avrebbe meditato e, purtroppo, messo in atto il suo proposito suicida. Sembra che il ragazzo prima di incamminarsi verso il ponte, dal quale poi purtroppo si è lanciato, avesse preannunciato ai compagni il suo proposito, i quali, allarmati hanno avvisato i loro genitori che a loro volta hanno avvisato i genitori del ragazzo.

Purtroppo però, come detto, il sopraggiungere dei genitori non ha evitato che il tragico epilogo si compisse; quando essi sono giunti sul posto tutto purtroppo si era drammaticamente compiuto.

Sono ancora in corso le indagini

Le autorità francesi confermano che il terribile gesto del ragazzo sarebbe da mettere in stretta correlazione al rimprovero subito per l'utilizzo del cellulare a scuola.

Il procuratore Jean-Michel Prete, citato da Le Figaro, in merito alla vicenda ha aggiunto che: "il ragazzo si stava recando alla fermata dell'autobus, con due suoi compagni, quando avrebbe messo in atto il suo terribile proposito"; sembra anche che alcuni suoi compagni di scuola abbiano assistito alla terribile scena, ragion per cui a loro sostegno sarebbe stata istituita una unità di psicologi che li starebbe supportando nel superare questo loro difficile momento.

La triste notizia è stata data dal sindaco della città, Gerad Spinelli, che ha anche incontrato la famiglia della giovane vittima; ulteriori indagini sono tuttora in corso da parte della gendarmerie francese, chiamata a fare piena luce su tutti gli aspetti della terribile vicenda.