È arrivata l'influenza e, come tutti gli anni, il virus metterà a rischio tantissime persone, in particolar modo, soggetti più deboli come bambini ed anziani e per questo maggiormente esposti al contagio. Comunque è possibile prevenire e difendersi dall’influenza di quest’anno che, secondo gli esperti, colpirà circa cinque milioni di italiani.

Influenza: le raccomandazioni dei medici

L’influenza di quest’anno, secondo le statistiche, sarà di media intensità e il suo picco maggiore arriverà tra gennaio e febbraio 2019. Le raccomandazioni degli specialisti sono propense, come sempre, alla vaccinazione antinfluenzale, unica arma, a quanto pare, per farsi trovare preparati a combattere i virus che puntualmente arrivano nella stagione invernale. Infatti, è iniziata, proprio in questi giorni, la campagna delle vaccinazioni, promossa dal Ministero della Salute e, anche quest’anno, sono previste delle agevolazioni sui vaccini riservate ad alcune categorie, per le quali è prevista la completa gratuità della sua somministrazione.

Infatti, secondo le direttive del Ministero, potranno beneficiare del vaccino gratuito le persone anziane, i pazienti affetti da malattie croniche, i bambini, le donne in stato di gravidanza e i donatori di sangue. È raccomandata, inoltre, la vaccinazione per tutte quelle persone a rischio influenza come il personale medico, in relazione al contatto diretto che hanno, quotidianamente, con i pazienti. Da lunedì 5 novembre sono stati resi disponibili i primi 815mila vaccini. Come abbiamo visto, in generale, le somministrazioni del vaccino antinfluenzale saranno gratuite per tutte le categorie a rischio. In particolare, potrà sottoporsi alla somministrazione gratuita anche il personale che lavora nelle scuole, nel trasporto pubblico e nelle forze dell’ordine.

Il picco massimo dell'influenza è previsto dopo Natale, ma l’appello dei medici è quello di farlo al più presto per evitare, preventivamente, l’insorgenza delle manifestazioni influenzali. I ceppi dei virus contro i quali sono stati formulati i vaccini di quest’anno sono molto simili a quelli predisposti negli anni passati. Ad effettuare le somministrazioni vaccinali sono i medici di famiglia, i pediatri e, in parallelo, le Aziende Usl presenti su tutto il territorio.

Vaccino antinfluenzale: ancora molta diffidenza alla sua somministrazione

L’influenza è spesso considerata una malattia non molto grave, motivo per il quale ci sarebbe ancora molta diffidenza sulla somministrazione dei vaccini, legata spesso anche al pregiudizio della loro scarsa sicurezza ed efficacia.

Eppure, stando alle casistiche dello scorso anno, sarebbero migliaia le vittime legate a conseguenze direttamente imputabili all’influenza. È importante sottolineare che la vaccinazione non esclude o mette al riparo, completamente, dalle sindromi parainfluenzali ma, secondo le statistiche, è capace di intervenire su gran parte delle malattie legate al virus influenzale, in circa l’80% dei casi, ed è sicuramente in grado di ridurre nel 50% dei casi la comparsa dei fastidiosi sintomi legati alla sua insorgenza.