La Formula 1 contemporanea, da qualche anno ha ampliato i suoi orizzonti, sbarcando in nuovi e avveniristici circuiti che hanno portato nelle casse di Ecclestone denaro fresco che non sarebbe stato garantito dai responsabili di alcune piste, soprattutto europee, che hanno scritto pagine importanti della storia di questo sport. Tuttavia, è sotto gli occhi di tutti che in realtà quali Singapore, Bahrain o Abu Dhabi, non si respiri l'aria della tradizione della Formula 1 con la "Effe" maiuscola, atmosfera che solo realtà consolidate come quelle di Monza o Silverstone sanno regalare agli appassionati e ai tifosi.
Tra i piloti attualmente in circolazione, il più "anziano" è il ferrarista Kimi Raikkonen, il quale in un'intervista rilasciata a "F1.com" ha rivelato di sentire, eccome, la mancanza dei tracciati storici del Circus.
Amarcord Raikkonen: "Le vecchie piste erano più belle e facili da raggiungere"
Il pilota finlandese, parlando di questa Formula 1, ha evidenziato quanto senta la nostalgia di alcune piste storiche come quella francese di Magny Cours. Infatti, questo, oltre ad essere uno dei tracciati preferiti dal campione del mondo 2007, è considerato anche come "facile da raggiungere" a fronte di trasferte continentali che ora le diverse scuderie devono affrontare per sbarcare in Paesi che hanno scarso appeal con questo sport.
Sì, è vero, Raikkonen riconosce che forse lungo le piste storiche il pubblico era presente in numero esiguo, eppure l'originalità dei circuiti e le loro caratteristiche uniche, garantivano maggiore divertimento ai piloti e più spettacolo agli appassionati.
Proseguendo nella sua disamina, il driver finlandese dichiara che, anche se i nuovi tracciati sono belli da vedere, tuttavia presentano dei disegni simili tra loro, senza alcuna trappola o sorpresa per i piloti, e queste caratteristiche, alla lunga, rischiano di annoiare gli stessi protagonisti della Formula 1. Insomma, il buon "vecchio" Kimi, dall'alto dei suoi 36 anni, non vede di buon occhio l'allontanamento costante del Circus dalle piste storiche, e alcune gare piuttosto noiose alle quali si è assistito negli ultimi anni, sembrano dargli la ragione.