Quanto successo al Giro delle Fiandre della primavera 2015 è rimasto impresso nella memoria di molti appassionati. La macchina del cambio ruote provocò due incidenti, buttando prima a terra il neozelandese Jesse Sergent e successivamente tamponando un’ammiraglia. A quindici mesi da quell’incredibile episodio arriva la notizia del ritiro dall’attività agonistica di Sergent.
Il corridore della AG2R ha subito tre operazioni e non ha più recuperato la condizione di un tempo.
Ciclismo, un addio assurdo per Sergent
Jesse Sergent è stato un grande specialista del Ciclismo su pista. È stato un campione dell’inseguimento, disciplina in cui ha conquistato due bronzi a squadre alle Olimpiadi di Pechino e Londra. Nel grande ciclismo su strada è arrivato nel 2010 con la RadioShack, dopo essere passato nel vivaio della Trek Livestrong. Sergent si è segnalato come un ottimo interprete delle classiche del pavé e delle tappe a cronometro, in virtù della sua stazza imponente e delle sue spiccate doti sul passo.
Ha conquistato una tappa all’Eneco Tour, una al Giro d’Austria, il prologo e la classifica del Giro delle Fiandre occidentali. È stato un ottimo gregario per Fabian Cancellara nelle campagne del nord.
Lo scorso anno la carriera di Jesse Sergent ha subito un brusco stop. Mentre si trovava in fuga al Giro delle Fiandre, il corridore neozelandese è stato colpito e buttato a terra dalla macchina del cambio ruota con una manovra azzardata, se non sconsiderata. Sergent si è fratturato la clavicola in quell’assurdo episodio. “Pensavamo potesse riprendere a correre in sei – otto settimane, invece sono serviti tre mesi perché l’operazione è stata incasinata” ha spiegato il suo preparatore Mike McRedmond.
Il recupero dall’infortunio è stato un calvario per Sergent. Il neozelandese si è dovuto sottoporre a tre operazioni e alla fine, colpito nel fisico e nel morale, ha deciso di gettare la spugna. Sergent era tornato a correre nel finale della scorsa stagione, poi nell’inverno è passato alla AG2R. “Entrare in una squadra francese è stato un passaggio molto difficile” ha commentato McRedmond. Sergent ha disputato una prima metà di stagione nell’anonimato in maglia AG2R ed ha deciso di appendere la bici al chiodo a soli 28 anni. La sua ultima corsa è stata il Giro di Svizzera.