I Cleveland Cavaliers sono ormai entrati all'interno di un circolo vizioso, che presenta, quasi sempre, lo stesso copione: incapacità di reggere il confronto con una squadra dello stesso livello (si pensi a Golden State o a San Antonio), partita della ribalta con una franchigia tranquillamente passabile, che poi si rivela un fallimento (nel caso di pochi giorni fa, i New Orleans Pelicans), segue qualche parola fuori luogo, pronunciata nei confronti della società (james su tutti), e, di conseguenza, l'impossibilità di credere ancora nei propri mezzi.

Con tale stato d'animo, i Cavs si sono approcciati alla gara di questa notte appena trascorsa e hanno subito l'ennesimo scivolone casalingo, perdendo in overtime, per 116 a 112 contro Sacramento.

LeBron James cerca di fare i conti con questa totale assenza di cinismo agonistico, gioca la sua gara buttandosi tutto alle spalle, e ci riesce in modo più che discreto, con una tripla-doppia di 24 punti, 11 assist e 13 rimbalzi, superato dal solo Kevin Love, che recupera ben 16 palloni. Ma la tensione tra le file di Cleveland sembra tagliarsi a fette, e ne approfitta, per gli avversari, DeMarcus Cousins, che con un sangue freddo da far invidia, chiude da migliore del match con 28 punti, 11 rimbalzi e 9 assist, che valgono la vittoria per Sacramento, lasciando i Cavs alle prese con un periodo buio, impensabile ad inizio campionato.

Le gare del turno NBA

I Boston Celtics vogliono sempre di più da questo campionato di Basket, e se ne accorgono benissimo gli Houston Rockets, sconfitti per 120 a 109: nella gara tra le 2 stelle, Harden e Thomas, per questa volta la spunta il giocatore Celtic, mettendo la bellezza di 38 punti, contro cui nulla hanno potuto i 30 centri e 12 assist del suo avversario. Toronto, dunque, lascia a Boston la quinta posizione, complice la sconfitta contro i Memphis Grizzlies, per 101 a 99: ai numeri di Kyle Lowry (29 punti e 8 assist), risponde per Memphis, Marc Gasol, che arriva a far registrare ben 42 centri.

Partite della rinascita sono quelle di Miami e Philadelphia: gli Heat continuano il loro lento cammino di ripresa, battendo per 109 a 106 i Brooklyn Nets (sempre più soli nel fondo classifica), mentre Philadelphia, che è già da un po' su questi binari, vince nuovamente, in casa dei Milwaukee Bucks, per 114 a 109.

Seconda vittoria consecutiva per Oklahoma City, i cui Thunder espugnano New Orleans per 114 a 105: tripla-doppia di Westbrook, con 27 punti, 12 rimbalzi e 10 assist. A Charlotte, vittoria per i Golden State Warriors, con il successo di 113 a 103 sugli Hornets di Belinelli, mentre ancora una sconfitta per i Los Angeles Lakers, scivolati in esterna dai Portland Trail Blazers, per 105 a 98. Partita agli opposti, invece, per New York e Dallas: i primi proprio non riescono a capire da dove cominciare il loro lento recupero (ci prova solo Anthony, che mette 30 punti), mentre i Mavericks non si smentiscono, e (in modo molto simile a quanto stanno facendo i Sixers), vanno all'ennesima vittoria di questo mese, battendo i Knicks per 103 a 95.

La gara di Chicago

I Bulls cadono in casa contro gli Atlanta Hawks per 119 a 114. Per Chicago è la dimostrazione che un gruppo ben compatto, come Atlanta, può spezzare il gioco di grandi singoli. Jimmy Butler, infatti, si fa in 4 sul parquet, e mette 40 punti, completamente dissolti, però dinanzi al duo Schroder-Howard: per il primo 24 punti e 9 assist, mentre, per il secondo, la tabella finale indica il recupero di ben 12 rimbalzi.