Tre le gare disputate nella notte, che hanno visto i Boston Celtics completare la rimonta ai danni dei Chicago Bulls e chiudere la serie in sei partite. Stesso punteggio finale per il successo dei Washington Wizards nei confronti degli Atlanta Hawks. Infine, i Los Angeles Clippers sono riusciti ad acciuffare Gara-7 sbancando Salt Lake City.
Chicago Bulls-Boston Celtics 83-105 (2-4)
Nulla da fare per i Chicago Bulls, eliminati in sei atti dai Boston Celtics nel primo turno ad Est. Dopo le due vittorie al TD Garden, che avevano fatto sognare i tifosi dei “Tori”, sono arrivati quattro ko consecutivi, di cui tre tra le mura amiche, che hanno attirato sulla squadra i fischi del pubblico ed il coro “Licenziate Hoiberg” rivolto all’allenatore.
La serie è girata al termine di Gara-2, quando i medici hanno fermato Rajon Rondo per una frattura al pollice destro. Infatti le statistiche dei Bulls senza il suo playmaker sono calate drasticamente, sia per quanto riguarda i punti segnati che per il numero di assist di squadra.
L’inizio di Gara-6 già aveva fatto capire come sarebbe potuta finire, con un parziale di 6-0 nei primi minuti. Da quel momento è stato tutto in discesa per i ragazzi di coach Stevens, capaci di chiudere la serie con il record NBA, per una sfida da sei partite, di tiri da tre segnati (ben 76 sui 211 tentati, anch’essi primato NBA).
Inoltre i Celtics hanno capito da questa Gara-6 che possono giocare bene e vincere anche senza un grande Isaiah Thomas (12 punti a referto con 4/11 al tiro e 1/7 dalla lunga distanza), diventando solamente la terza formazione a rimontare uno svantaggio di 0-2 in una serie al meglio delle sette partite.
Atlanta Hawks-Washington Wizards 99-115 (2-4)
Detto della vittoria dei Celtics, è ora di parlare dei loro prossimi avversari.
Saranno i Washington Wizards, capaci di sbancare Atlanta in Gara-6 e concludere la serie per 4 partite a 2.
E’ stato John Wall il trascinatore dei “Maghi”, autore di ben 42 punti. Era dai tempi di Dwyane Wade nel lontano 2012 che un giocatore non realizzava così tanti punti in una gara decisiva per conquistare la qualificazione al turno successivo.
Wall è stato colui che ha lanciato a +22 i suoi e, quando ha visto rientrare gli Hawks, ha stoppato Schroder sul tiro che sarebbe valso il -1, rimettendo l’inerzia dalla parte della sua squadra. Il tutto per chiudere la serata con un quarto periodo da 19 punti contro i soli 17 segnati dalla squadra avversaria.
Utah Jazz-Los Angeles Clippers 93-98 (3-3)
Infine, l’ultima partita della notte NBA vedeva gli Utah Jazz con il match-point per chiudere la serie tra le mura amiche. Niente game, set and match per la squadra di Salt Lake City, sconfitta in Gara-6 dai Clippers, guidati da un super Chris Paul da 29 punti e 8 assist.
Unica pecca della partita del numero 3 in maglia Clippers sono state le ultime due palle perse che hanno rischiato di regalare la chance di pareggiare ai Jazz, poi fallita da “Mr. Clutch” Joe Johnson.
La svolta arriva con un parziale di 18-4 degli ospiti in avvio di secondo tempo, Hayward prova a tenere a galla i suoi, ma la “scavigliata” subita da Rudy Gobert nel finale di terzo periodo lancia L.A. verso la vittoria. In più l’1/10 di Utah nei primi 8 minuti del quarto decisivo spianano la strada verso Gara-7 agli ospiti.