Volata di gruppo ad Alberobello nella settima tappa del Giro d'Italia n°100. A decidere il vincitore di oggi 12 maggio sono stati i centimetri e l'uso del photofinish ed a spuntarla è stato il piccolo Caleb Ewan (Orica-Scott), ventiduenne australiano dall'incredibile velocità davanti a Fernando Gaviria (Quickstep-Floors), che si è leggermente perso prima che lo sprint fosse lanciato partendo da molto dietro e Sam Bennett (Bora-Hansgrohe), autore di una buona volata dopo il grandissimo lavoro della sua squadra per portarlo avanti in gruppo.
Quarta posizione per Andrè Greipel (Lotto Soudal) ancora una volta fuori dal podio, non ben aiutato dal suo team negli ultimi chilometri, davanti Jasper Stuyven (Trek-Segafredo), che sostituisce da qualche giorno il campione italiano Giacomo Nizzolo colpito da un influenza, e Ryan Gibbons (Dimension Data) per la prima volta davanti al nostro Kristian Sbaragli non giunto tra i primi quest'oggi con il sogno ciclamino un po'più lontano. Il primo degli italiani sul fascinoso traguardo pugliese è Enrico Battaglin (Lotto NL-Jumbo), più volte nella top ten in queste prime tappe, sintomo di una condizione molto buona che tornerà utile nelle prossime settimane quando sarà l'uomo di fiducia per il capitano Kruijswijk.
A completare la classifica dei primi dieci Rudiger Selig (Bora-Hansgrohe), Alexey Tstatevich (Gazprom-RusVelo) e il nostro Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) che ha saputo prendere le ultime difficili curve nelle prime posizioni.
Nessun problema per gli uomini di classifica
Tutto secondo i piani per la Maglia Rosa di Bob Jungels (Quickstep-Floors) e per gli altri uomini a caccia della vittoria finale con la classifica rimasta invariata ormai dal Monte Etna, con il lussemburghese in testa a 6 secondi di vantaggio su Geraint Thomas (Team Sky) e 10 sul resto dei favoriti. Giornata che soprattutto negli ultimi chilometri poteva risultare insidiosa per via dei tanti saliscendi, delle tante strettoie e delle tante curve che ne caratterizzavano il particolare finale ad Alberobello.
Ottava tappa insidiosa a Peshici
La tappa di domani (Molfetta-Peschici) è molto simile a quella di ieri alle Terme Luigiane e può riservare parecchie sorpese, con un finale tutto da scoprire e gli 1500 metri che tendono a salire fino ad una pendenza massima che supera il 10%, scattisti favoriti.