C’è stata grande battaglia nella frazione numero otto del Tour de France, ma solo per il successo di giornata. Le salite del Massiccio del Giura non hanno acceso la corsa tra gli uomini di classifica, una situazione che poteva anche essere messa in preventivo, visto il percorso non particolarmente selettivo e il tappone che aspetta domani i corridori. La corsa si è dipanata con una velocità molto sostenuta fin dall’inizio, tanti scatti e la fuga buona che è stata concretizzata dal francese Lilian Calmejane.

Tanti attacchi, ma un solo pericolo per gli Sky

La tappa numero otto del Tour de France lasciava ottime possibilità per una fuga da lontano ed in effetti per la prima volta dall’inizio della corsa si è vista una grande battaglia per portare via un gruppetto di attaccanti. La corsa è iniziata con un susseguirsi di scatti e contro scatti che hanno lanciato un ritmo velocissimo. Il gruppo si è spezzato con una fuga composta da oltre 40 corridori, davvero troppi per poter funzionare. Così la situazione si è rimescolata più volte finché è riuscito a comporsi un gruppetto di grande qualità con Roche, Van Avermaet, Pauwels, Bakelants, Barguil, Calmejane, Gesink e Clarke.

La situazione in gruppo si è rovesciata rispetto alla tappa di montagna di Planche des Belles Filles, quando la BMC aveva tirato tutto il giorno. Oggi la squadra rossonera ha deciso di entrare nelle fughe, e la Sky ha così preso le redini del plotone dimostrando tutta la sua forza. Lo squadrone britannico ha gestito la situazione con l’esperienza e la classe dei suoi gregari campioni, e l’unico brivido per Froome è stata un’uscita di strada in un tratto di discesa, per fortuna senza nessuna conseguenza.

Calmejane davanti a Gesink

La salita di prima categoria a poco più di 10 km dal traguardo ha sparpagliato la fuga. Barguil ha iniziato con grande animosità, ma si è presto spento, così come Pauwels.

Con più regolarità è salito Lilian Calmejane, il giovane francese della Direct Energie già vincitore di una tappa alla Vuelta España. Calmejane se ne è andato verso metà salita con un bel passo incisivo. Solo Robert Gesink è rimasto a galla per cercare di contrastarlo, ma anche il diesel olandese non ha trovato il passo dei giorni migliori, scollinando con una trentina di secondi di ritardo. Neanche un crampo che lo ha rallentato negli ultimi chilometri di falsopiano ha tolto il successo a Calmejane, mentre Gesink ha difeso con fatica il secondo posto. Il gruppo è andato via regolare dietro al trenino bianco degli Sky. La forza della squadra di Froome e le pendenze non molto severe della salita non hanno concesso nessun tentativo. Tutto rimandato a domani, quando con la salita del Mont du Chat nel finale di una tappa durissima le sentenze potrebbero essere determinanti.