Il mondo del ciclismo è in continua evoluzione e in questo contesto le squadre del World Tour hanno sempre più strade per scovare nuovi talenti. La storia di Anton Schiffer, un tedesco 26enne che si prepara al debutto nel World Tour, segue i percorsi tracciati da altri campioni che sono arrivati tardi al ciclismo, dopo aver praticato ad alti livelli altri sport. La sua straordinaria storia sportiva comincia nel triathlon, dove ha sviluppato un eccezionale valore di VO2max, che lo ha portato a distinguersi tra i suoi coetanei. Schiffer ha raccontato che già a 15 anni aveva un VO2max di 75 ml/kg/min, un valore che ha poi sviluppato nel tempo e che potrebbe rappresentare una base per emergere ad alti livelli anche nel ciclismo professionistico.

Schiffer: 'Non ho cominciato da zero'

Dopo aver praticato il triathlon, Anton Schiffer ha tentato l'avventura nel ciclismo, correndo per una squadra continental, la Bike Aid. I suoi valori hanno attirato l'attenzione della Visma - Lease a Bike, che lo farà debuttare nel ciclismo World Tour nel 2026. Schiffer, parlando con radsport-news.com, ha spiegato come la sua carriera sia iniziata molto prima di approdare al ciclismo professionistico. "Non ho cominciato da zero", ha affermato.

La sua esperienza come triatleta gli ha permesso di costruire una base solida di resistenza cardiovascolare. "A 15 anni il mio VO2max era di 75 ml/kg/min" ha raccontato il 26enne tedesco. Questo valore rappresenta la massima quantità di ossigeno (in millilitri) che il corpo può consumare al minuto per chilogrammo di peso corporeo durante l'esercizio fisico intenso, ed è in parte dovuto all'allenamento e in parte alla genetica.

Il dato raggiunto da Schiffer a 15 anni è particolarmente alto anche se rapportato ad atleti di èlite, e sottolinea il potenziale che il tedesco possiede, un profilo tipico di un corridore pronto a fare il grande salto verso il professionismo.

Un altro aspetto che ha colpito i tecnici della Visma è la potenza espressa da Schiffer, che rappresenta una chiave per il suo sviluppo futuro. "Nel 2022 facevo già 20 minuti a 6,8 watt per chilo" ha dichiarato Anton Schiffer.

'La Visma mi ha chiesto di condividere i miei dati su TrainingPeaks'

Il corridore tedesco ha raccontato come è avvenuto il sorprendente approdo alla Visma. I suoi risultati nella primavera di quest'anno, in particolare al Giro di Grecia, hanno indotto Patrick Broe, responsabile della strategia del team, a contattarlo.

"Dopo aver visto i miei buoni risultati, mi ha chiesto di condividere i miei dati su TrainingPeaks. Da lì, tutto si è mosso rapidamente", ha spiegato Schiffer. Questo aneddoto dimostra quanto l’analisi dei dati stia diventando fondamentale nel reclutamento e nello scouting di nuovi talenti nel ciclismo professionistico.

Nonostante la felicità per questo approdo nel grande ciclismo, Anton Schiffer sa che il confronto con il livello del World Tour lo metterà di fronte a nuove sfide impegnative. "Le corse del World Tour sono considerevolmente più omogenee in termini di densità di rendimento", ha dichiarato, menzionando le sue recenti esperienze in una corsa minore in cui ha affrontato una salita di cinque minuti a sette watt per chilo.

"Con una prestazione del genere, in una corsa 1.1 o 2.1, il gruppo si ridurrebbe a solo 15 o 20 corridori", ha aggiunto Schiffer, che sa di trovare una realtà diversa nel World Tour. "In una corsa World Tour, non riuscirai a staccare nessuno con quel livello di watt per chilo", ha evidenziato. “E se lo fai, saranno veramente pochi” ha chiosato il corridore tedesco.

Per la Visma, Schiffer rappresenta comunque un investimento calcolato, un atleta dotato di una grande capacità di fondo e di ampi margini di crescita, che potrebbe inizialmente essere impiegato come gregario, soprattutto in salita, per valutarne poi i miglioramenti.