L'esaltante stagione del ciclocross si è conclusa il 5 febbraio con l'epilogo che tutti gli appassionati attendevano da tempo, l'ultima sfida diretta tra Mathieu Van der Poel e Wout van Aert, con in palio la maglia iridata. La corsa elite dei Mondiali di ciclocross Hoogerheide ha regalato uno spettacolo intenso ed entusiasmante, un'ora di battaglia tra i due più grandi interpreti della storia della disciplina, tra momenti di fiammate e altri di controllo e sottile guerra di nervi.

A condurre i giochi è stato quasi sempre Van der Poel, protagonista di un avvio arrembante che ha chiamato subito allo scoperto van Aert. Il fuoriclasse olandese ha poi prodotto diverse accelerate portentose, ma senza riuscire a distanziare il belga, che però è rimasto in posizione più passiva.

Visto il grande equilibrio tra i due storici rivali, la maglia iridata si è decisa, come molti si aspettavano, in un appassionante sprint. Van Aert è entrato per primo sul rettilineo finale, ma VDP è partito con un cambio di ritmo fulmineo, il suo marchio di fabbrica, ed è andato a conquistare il suo quinto titolo mondiale.

Van Aert: 'Mathieu è stato il più forte'

Wout van Aert si è dovuto accontentare della seconda piazza e nel dopo corsa ha ammesso la superiorità dell'avversario. Il belga ha dichiarato di aver sofferto la partenza bruciante del campione olandese, che ha portato la corsa dalla sua parte anche dal punto di vista emotivo. "Mathieu è stato il più forte in gara, ma questo non significa che non avrei potuto vincere" ha commentato il belga della Jumbo Visma parlando a Sporza poco dopo la fine dei Mondiali di ciclocross. "Le parole di consolazione non servono, ma ovviamente sono deluso. Mathieu mi ha messo sotto pressione fin dal primo minuto, nella prima mezz'ora ho solo potuto restare dietro, questo mi ha fatto sentire un corridore codardo per il resto della corsa" ha dichiarato il grande sconfitto.

'Sorpreso che non abbia attaccato alle tavole'

Wout van Aert ha spiegato di essere rimasto spiazzato dalla strategia adottata nel finale dall'avversario. Nei primi giri, VDP ha affrontato in maniera molto aggressiva il passaggio con le tavole di legno posto molto vicino all'arrivo. Il campione olandese è sembrato più efficace nello scavalcare le tavole e in molti si aspettavano che nell'ultimo giro avrebbe approfittato di questo punto per attaccare e guadagnare qualche metro con cui presentarsi sul rettilineo finale. Van Aert si era già costruito un film con le contromosse da seguire, ma l'atteggiamento di Van der Poel, che è rimasto tranquillo in attesa dello sprint, lo ha messo in difficoltà e non lo ha trovato pronto a elaborare un nuovo piano.

"Sono rimasto sorpreso che non abbia attaccare alle tavole. Ho pensato per tutta la corsa che sarei entrato in seconda posizione sul rettilineo finale. È stato il contrario e non avevo un piano già pronto" ha ammesso van Aert, spiegando che non avrebbe dovuto attendere le mosse del rivale allo sprint. "Sarei dovuto partire subito, non l'ho fatto ed è colpa mia" ha dichiarato Wout van Aert.