Per la Ineos Grenadiers sono sempre più lontani i tempi del dominio al Tour de France e nelle altre grandi corse del ciclismo. Chiusa l'epoca d'oro con il nome Sky e la leadership di Chris Froome, la squadra britannica fu acquistata nel 2019 dal magnate Jim Ratcliffe, proprietario del colosso chimico Ineos. Con questo nuovo progetto, il team ha ottenuto ancora qualche vittoria importante, ma il suo ruolo nel gruppo si è via via fatto sempre più marginale.

Le ultime stagioni sono state molto avare di soddisfazioni e quest'anno i risultati sono stati ancora più modesti.

La Ineos attuale appare come una squadra con una visione a lungo termine e una guida un po' incerte, soprattutto dopo l'allontanamento di Dave Brailsford, lo storico team manager passato al calcio con il Manchester United. L'ultimo colpo che mette in evidenza i problemi interni della Ineos è stato il "caso Pidcock", deselezionato in extremis dal Giro di Lombardia. Parlando al Podcast The Move, l'ex manager di Ciclismo Johan Bruyneel ha analizzato la situazione della Ineos ed ha rivelato che tutte queste situazioni indicano un disimpegno di Ratcliffe e una possibile chiusura della squadra entro un paio di anni.

'Pidcock e la Ineos sono alla fine della loro strada'

Il "caso Pidcock" è stato solo l'ultimo e più plateale episodio rivelatore del difficile momento che sta vivendo la Ineos. Il corridore si era lamentato nelle scorse settimane per il presunto scarso supporto ricevuto dalla squadra ed è stato poi al centro di alcune voci di mercato. Nonostante i buoni risultati delle ultime corse, con il podio al Giro dell'Emilia, Pidcock è stato escluso all'ultimo momento dalla formazione per il Giro di Lombardia, in cui sarebbe dovuto essere il leader del team.

"Per me è chiaro che Pidcock e la Ineos sono alla fine della loro strada. La squadra vuole liberarsi del suo costoso contratto", ha dichiarato Johan Bruyneel, che ha definito la dirigenza del team come inesperta.

"Hanno sette persone nella dirigenza e molte di loro non sanno nulla di ciclismo", ha spiegato l'ex manager, aggiungendo che la crisi della Ineos è iniziata con la partenza di Dave Brailsford, il team manager che ha guidato la squadra ai grandi successi dell'era Froome.

"Negli anni di Sky lui era il responsabile ed hanno fatto grandi cose. Trovo strano che ora sia del tutto distaccato dalla squadra che ha portato al top", ha commentato Bruyneel. Brailsford è stato alla guida della Ineos fino al 2022. Ratcliffe lo ha poi spostato in un'altra delle sue tante avventure sportive, la squadra di calcio del Manchester United.

'Ratcliffe è stufo del giocattolo'

Secondo Bruyneel, i movimenti di mercato e le scelte programmatiche della squadra indicano la voglia di Ratcliffe di disimpegnarsi velocemente da un progetto molto dispendioso e che gli ha portato pochi risultati.

"Ratcliffe è stufo del giocattolo. Lo si può vedere anche nei corridori che hanno ingaggiato. Non hanno preso nessun grande corridore e Pidcock doveva essere il loro uomo di punta", ha commentato Bruyneel, che vede segnato il futuro della squadra.

"Non hanno firmato nessun contratto oneroso e non sono stati fatti investimenti. Lo vedo come l'inizio della fine per la Ineos Grenadiers. Sicuramente ci saranno ancora nella stagione 2025, ma forse non più nel 2026", ha dichiarato Bruyneel.