Il Ciclismo professionistico sta vivendo un periodo di grande evoluzione, non solo dal punto di vista delle prestazioni e dei materiali, ma anche per quello economico. Gli ingaggi dei corridori hanno avuto un'importante impennata, soprattutto tra gli squadroni del World Tour, e sono sempre più frequenti i contratti che raggiungono durate di cinque o sei anni, cosa impensabile solo una generazione fa.

In un intervento nel podcast "Beyond the podium", l'ex corridore americano Tejay Van Garderen ha però dichiarato che, nonostante i progressi fatti, il ciclismo paga ancora poco i propri campioni. Van Garderen, attualmente impegnato come Ds alla Ef Education Easy Post, ritiene che anche il ricchissimo contratto firmato recentemente da Tadej Pogacar sia insufficiente per il valore del fuoriclasse sloveno.

'Nella NBA i panchinari guadagnano come Pogacar'

Reduce da una stagione straordinaria, Pogacar ha da poco prolungato il suo contratto alla UAE Emirates fino al 2030. Le cifre non sono state rese note, ma si parla di un ingaggio annuale di circa 8 milioni di euro.

"E' ora che i corridori ricevano il rispetto che meritano. Continuo a dire che Tadej Pogacar, se si guarda a quanto porta al ciclismo, è enormemente sottopagato" ha dichiarato Van Garderen, che è colpito dalla differenza che c'è tra il ciclismo e i campioni degli sport americani.

"Confrontalo con l'NBA. Per le cifre che riceve Pogacar, lì potresti trovare un giocatore che sta in panchina. Il miglior giocatore della NBA, Steph Curry, prende 45 milioni di dollari all'anno. Capisco che sia difficile fare paragoni, ma insomma" ha commentato Van Garderen.

Il tecnico della EF ha vissuto il suo momento di maggior gloria da corridore una decina di anni fa e sa bene quanto siano cambiati gli ingaggi nel ciclismo in questo periodo.

"Pogacar guadagna di più rispetto a Froome e Sagan. Loro forse prendevano quattro o cinque milioni, quindi è un grande salto in avanti. Ma questo accadeva nel 2012 o 2013. A quel tempo, il miglior giocatore di basket era Kobe Bryant, che all’epoca guadagnava circa 25 milioni. Adesso quella cifra è salita a 45 milioni" ha aggiunto Van Garderen.

'Pogacar dovrebbe chiedere il 5% degli introiti televisivi'

L'ex corridore americano ritiene che il modello di business del ciclismo dovrebbe essere rivisto e che le squadre e i corridori dovrebbero prendere una parte dei soldi provenienti dai diritti televisivi. "Non si può certo dire che nel ciclismo non ci siano abbastanza spettatori. A luglio, per il Tour de France, c'è tanto spazio.

Tutto il mondo guarda il ciclismo in quel periodo" ha dichiarato Van Garderen, invitando i campioni e le squadre ad essere parte di questi cambiamenti.

"Se fossi Tadej Pogacar chiederei agli organizzatori: quanto beneficiate dal fatto che io prenda parte alla vostra corsa? E poi subordinerei la mia partecipazione al ricevimento del 5% degli introiti televisivi. O forse dovrebbe farlo la squadra. Le squadre potrebbero ottenere una parte di proventi che al momento non hanno" ha proposto Tejay Van Garderen.