Un ritorno a Scuola da dimenticare per i bambini del rione Tamburi a Taranto. I ragazzi erano mancati da scuola per via dei Wind Days, i giorni sferzati dal vento che arriva da nord ovest e che porta con sé le sostanze nocive dell’Ilva. In quei giorni, tutte le scuole restano chiuse con un’ordinanza sindacale per evitare che la scuola diventi una camera a gas in cui è impossibile lavorare e studiare nel modo migliore e in sicurezza.
Quando hanno deciso di pulire i loro banchi con dei normali fazzoletti bianchi, però, i bambini hanno avuto una brutta sorpresa che ha lasciato tutti senza parole sia a scuola che su Facebook e gli altri social.
La foto che ha fatto il giro del web
Quello che hanno trovato sui fazzoletti dopo aver pulito i loro banchi è agghiacciante. Le polveri minerali, infatti, hanno formato un massiccio strato nero su tutti i banchi e una maestra ha deciso di immortalare l’accaduto con una foto che ha fatto il giro dei social network. La maestra, preoccupata per l'ambiente insalubre in cui sono costretti a studiare i suoi ragazzi, è passata all'azione e ha denunciato l'accaduto su Facebook, certa di trovare un riscontro dai genitori degli alunni e non solo.
“Gli alunni hanno ripulito i loro banchi e questo è il risultato”, così la maestra ha commentato la foto postata su Facebook. Nell’immagine si vedono due fazzoletti usati per pulire gli spazi utilizzati ogni giorno dai ragazzi e si nota chiaramente la polvere scura che li ricopre.
Il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti aveva diffuso poco tempo fa una nota in cui spiegava che, riguardo ai Wind Days, sono state imposte “misure di cautela per i quartieri più esposti al polverino, come la chiusura del rione Tamburi”. Riguardo alla qualità dell’aria, poi, questa è stata la dichiarazione del ministro: “La qualità dell’aria di Taranto è da 4 anni in linea con i parametri fissati dalla legge per proteggere la salute e l’ambiente con una tendenza a un progressivo ulteriore miglioramento”.
Ma la situazione è ben diversa, a quanto si vede dalle foto pubblicate sui social, e in città la preoccupazione per la salute non fa che aumentare.
Intanto i genitori degli alunni protestano sui social per via della mancata istruzione dei loro figli che hanno perso tanti giorni di scuola. La situazione quindi appare difficile, da una parte per i pericoli per la salute dei piccoli e dall’altra per i disagi dal punto di vista scolastico.