Dinanzi ad ogni nuova tassa, siamo soliti dire: 'prima o poi ci tasseranno anche l'aria che respiriamo'. Forse quel momento è arrivato, sebbene l'aria che vogliono tassarci è quella condizionata che utilizziamo a casa o in ufficio per trovare refrigero dalle alte temperature di queste settimane (anche se pare che da domani ci arriveranno in soccorso temporali che abbasseranno le temperature).
L'allarme viene lanciato dalle associazioni in difesa dei consumatori e nella fattispecie Federconsumatori e Adusbef. Vediamo in cosa consiste questo particolare tipo di tassa e quanto andremmo a pagare.
Le tristi novità in arrivo
Come riporta Tgcom24, per due famose associazioni dei consumatori, l'Italia ha recepito una direttiva europea che obbliga i possessori di condizionatori ad avere un libretto per la manutenzione dell'impianto, oltre a introdurre controlli obbligatori ogni 4 anni (una sorta di revisione come quella per le auto). ''A quanto ammonta il danno?" Per dirla alla Totò, Circa duecento euro annui a famiglia, a cui poi bisogna aggiungere quegli aumenti indiretti, per il fatto che esercizi commerciali detentori di climatizzatori - come supermercati, ristoranti, studi di professionisti - potrebbero rifarsi sui cittadini aumentandogli prodotti e servizi.
Se poi i condizionatori sono più di uno, allora si arriva anche a trecento euro a famiglia.
Ma arriva la precisazione del Ministero
La legge però prevede che la norma vale solo per condizionatori con potenza maggiore o uguale a 12 kw. Oltretutto, l'obbligo di possedere il libretto è già in vigore dallo stesso anno, visto che vi è stata un'equiparazione tra gli impianti di climatizzazione a quelli di riscaldamento. Dunque se avete climatizzatori inferiori a quella portata non vi cambierà niente. Insomma, allarmismo forzato oppure l'ennesima bastonata è dietro l'angolo? Fatto sta che l'uso del condizionatore è sempre più diffuso, nonostante sia un aggravio sulle nostre bollette elettriche. Bisogna poi utilizzarlo con parsimonia anche per evitare problemi di salute.