Non sempre le direttive europee, nel mondo bancario, tutelano i consumatori, molto spesso invece vanno in soccorso delle banche, come nel caso di seguito. Con il recepimento della nuova direttiva europea infatti, verranno esentati dalle tasse coloro che acquisteranno immobili all'asta, per agevolare le vendite forzate delle Banche. Nel casi in cui il consumatore non abbia pagato 7 rate del debito (Mutui e prestiti in genere), anche non consecutive, gli immobili dati in garanzia verranno messi in vendita, con procedure forzate mediante asta pubblica.
Vendite all'asta
Ci auguriamo che la politica valuti l'effetto devastante che questo procedimento arrecherà al mercato. Sono già otto anni di crisi profonda del mercato degli immobili, ed il settore ha avvertito solo lievemente gli effetti dei provvedimenti fin qui presi. Se questa misura di recepimento dovesse andare in porto, restano ben poche speranze di venir fuori dalla crisi ove siamo finiti. Le banche riescono sempre ad ottenere provvedimenti favorevoli, a cominciare da quello sulla commissione di massimo scoperto, che era una tassa aggiuntiva agli interessi passivi, non dovuta ma pretesa ed applicata ai fruitori di fidi bancari.
In molti casi le banche, in contenzioso non riuscivano a spuntarla ed il cliente aveva la meglio.
Nuova legge per per la stessa tassa con nome diverso
Nel 2009 la politica è intervenuta per alleggerire l'onere dei consumatori ed invece ci ha regalato una legge per una nuova tassa detta 'corrispettivo sull'accordato'. Lo scopo di tutto questo era quello di coprire le spese delle banche, per tenere a disposizione le somme accordate in fido, al prezzo del 2% all'anno. Lo scopo è sacrosanto, perché la banca è tenuta ad accantonare una somma a disposizione del cliente. La politica, stranamente, ha commesso un errore di distrazione, non ha precisato che detto compenso va pagato solo sulle somme non utilizzate dal fido accordato, perché su quelle utilizzate si pagano interessi già salati e non si giustifica quindi la doppia imposizione.
La Corte dei Conti dovrebbe darci un chiarimento sulla doppia imposizione, per i conti pubblici. Abbiamo più volte segnalato questo problema. Pur riconoscendo che la Banca è una struttura portante della nostra economia, a nostro avviso gode di moltissime agevolazioni. Ad ogni buon conto la banca, per semplificare, è una società di proprietà degli azionisti che ricevono a volte i dividendi ed altre volte, quando le cose non vanno bene, devono partecipare agli aumenti di capitale, come qualsiasi altra società che operi in qualunque settore.