Terremoti, incendi, allerte meteo: contro le catastrofi naturali, per aiutare la popolazione, arriva "whereapp", una nuova applicazione gratuita per smartphone e tablet che verrà presentata ufficialmente giovedì prossimo, 8 settembre, presso la sala stampa della Camera dei Deputati.

La tecnologia, così, sarà al servizio dei cittadini italiani in un momento in cui il Paese è particolarmente sensibile al tema delle emergenze, ovvero a pochi giorni dal terremoto che ha scosso l’Italia centrale, provocando centinaia di morti e paesi distrutti.

Tutto ciò, mentre le forze dell'ordine e i soccorsi sono ancora all'opera.

Più di un servizio di geolocalizzazione

In sostanza, "WhereApp" sarà in grado di geolocalizzare le notizie di pubblica utilità, riceverà informazioni da fonti certificate solo per l’area selezionata dall’utente, nel massimo della privacy. Infatti, chi pubblicherà le informazioni non ne conoscerà i destinatari. Cosa comunicherà l'app in tempo reale? Terremoti registrati nell’area impostata dal consumatore, segnalazione allarmi per la protezione civile, incendi, allerta meteo, interruzioni elettriche, idriche e di gas, lavori stradali e manifestazioni: saranno queste le aree tematiche della nuova applicazione.

Per registrarsi, basterà un indirizzo e-mail, senza fornire il numero di cellulare. Le stesse mail resteranno coperte dalla privacy ai mittenti certificati come Regioni, Comuni, Circoscrizioni, aziende di pubblica utilità.

"WhereApp" servirà a coloro che si trovano nelle immediate vicinanze - fino ad 1 chilometro di distanza - e potrebbe essere utile in caso di una richiesta di aiuto o di una segnalazione di pericolo come nell'eventualità di terremoti. Le comunicazioni inviate tramite l'applicazione saranno corredate dalla propria posizione geografica per essere raggiunti più facilmente qualora vi fosse un'emergenza. "WhereApp" è stata realizzata da un’azienda del settore informatico tutta italiana, la "VJ Technology".

Alla presentazione interverranno l’onorevole Michela Rostan, (commissione Giustizia Camera dei Deputati) e Paolo Lanari, direttore generale della società che ha prodotto la app.