Il tasso di produzione di nuove apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) aumenta in maniera costante. E' l'allarme lanciato dal Global Waste Monitor che ogni anno pubblica un rapporto sull'incombente aumento del volume dei rifiuti di Apparecchi Elettrici ed Elettronici (RAEE). Ad esempio, nel 2016, quasi 50 milioni di tonnellate di RAEE sono finiti nell'immondizia.

In Italia, ogni abitante produce in media quasi 20 kg di RAEE e nel 2017 il paese ha prodotto quasi 1,5 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici. Insomma il tasso di produzione di rifiuti elettronici rischia di aumentare esponenzialmente senza possibilità di ritorno. Che fare dunque per limitare queste stime?

Ricondizionare vuol dire meno rifiuti

Un'idea è il ricondizionamento. Una startup francese ne ha fatto una vera e propria filosofia. Si chiama Back Market ed è da poco sbarcata anche in Italia. L'idea è di trasformare la visione che abbiamo del consumo di prodotti elettronici ed elettrici.

Back Market in effetti cerca di spingere gli acquirenti ad acquistare uno smartphone ricondizionato piuttosto che uno nuovo perchè ha meno impatto sull'ambiente. Questo significa meno rifiuti e meno produzione di anidride carbonica. Ma come funziona questa piattaforma? La startup non interviene né sui materiali utilizzati per ricondizionare né è essa stessa un'officina specializzata. E' piuttosto un market place che mette insieme una rete di ricondizionatori sparsi per tutta Italia (in Europa sono almeno 250) i quali, attraverso un certificato di qualità lavorano per mettere a nuovo tablet e smartphone (anche Apple) per i clienti che comprano online. Ognuna di queste fabbriche partner è soggetta a rigidi controlli di qualità e ciascuna possiede una sorta di "card" in cui sono inclusi tutti i dettagli sull'officina.

Migliore è l'officina migliore è il suo punteggio e maggiore sono gli ordini che essa può accumulare.

I vantaggi per il consumatore

Ma insomma qual è il vantaggio per il consumatore? I prodotti ricondizionati sono apparecchi rimessi in perfetto funzionamento e per questo motivo sono disponibili ad un prezzo che di solito è dal 30% al 70% meno caro. Con il suo mezzo milione di clienti in tutta Europa, Back Market ha evitato fino ad ora la produzione di almeno 175 tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici. Ad ogni smartphone e tablet acquistato nuovo in effetti corrisponde una percentuale che va ad aggiungersi al tasso di RAEE.