Samsung Galaxy S9 ed S9 Plus, per forza di cose, tornano molte volte al centro delle speculazioni mediatiche. E' noto quanto clamore possa eventualmente suscitare un problema di un telefono che costa così tanto, ma è anche vero si assiste a notizie la cui diffusione si allarga a macchia d'olio e che poi finiscono in una bolla di sapone. Potere di speculazioni mediatiche, finalizzate a far più rumore possibile, considerata quanto alta sia l'attesa ogni volta che un prodotto come il top di gamma di casa Samsung sta per arrivare. E' ad esempio quello che è accaduto non molto lontano dell'Europa.

Un fatto che sta avendo un'eco importante nel Vecchio Continente e che rischia di generare fraintendimenti.

Samsung: class action in Israele

E', ad esempio, di qualche giorno fa la notizia che un gruppo di avvocati israeliani è stato incaricato di mettere in piedi una vera e propria class action nei confronti dell'azienda che si preoccupa di distribuire gli S9 e del colosso coreano stesso. Non è dato sapere dove quest'azione porterà, ma risulta utile a livello internazionale per analizzare i fatti e capire qual'è stato il problema. Secondo diverse fonti raccontano che dalle parti di Tel Aviv diversi possessori di Galaxy S9 abbiano riscontrato dei problemi seri nelle chiamate internazionali.

Accadeva che, ad un certo punto, l'interlocutore posto dall'altro lato della cornetta, di punto in bianco, si trovasse a non udire più nulla da colui il quale era in possesso del top di gamma Samsung. Un problema davvero increscioso, considerato anche il prezzo del dispositivo e l'affidabilità che gli si richiede. I rumors provenienti da Israele hanno rivelato che il problema deriva dal processore Exynos. Inevitabile che, a quel punto, sia scattato un certo allarmismo in Europa, ma ben presto si è scoperto che la reale problematica risiede in una presunta incompatibilità tra l'hardware del dispositivo e gli apparati delle reti israeliane. Almeno per questo problema si può tirare un sospiro di sollievo

Galaxy S9: le novità non sono finite

Si tratta, perciò, di un falso problema, a meno che qualche europeo o italiano non sappia di doversi recare in Israele per lavoro.

L'idea di doversi confrontare con dei veri e propri black out nella comunicazione, anche per più di dieci secondi, rappresenterebbe una beffa non da poco per chi può vantare un telefono pagato molto come S9. Samsung, però, non sembra curarsi molto di queste voci isolate e continua a sviluppare il suo dispositivo. E tanto per fare le cose per bene, per evitare che si alimentino polemiche inutili, avrebbe individuato quello che sarebbe il responsabile di questo problema finito agli onori delle cronache in Israele.

Esiste un update finalizzato a correggere la criticità e secondo alcune fonti ben informate sarebbe già nelle mani dei maggiori operatori internazionali. Dovrebbe trattarsi di un aggiornamento destinato ad arrivare in tempi brevi, anche perché la problematica richiede una certa urgenza di essere risolta.

La versione del software ad azione correttiva, ovviamente, non riguarderà solo i dispositivi brandizzati, ma riguarderà anche quelli open market. Samsung, stavolta, ha deciso di muoversi con largo anticipo e mettere a tacere le possibili speculazioni. Nel frattempo adesso c'è spazio anche per la versione da 256 Gb.