L'anno che sta per terminare, è stato palcoscenico di tantissime bufale che sono state lanciate nel web da media, social network e siti internet. Il Washington Post ha raccolto quelle più significative, che hanno fatto parlare, ma che poi sono state sistematicamente smascherate e smentite.

La bufala più eclatante è quella che riguarda la notizia (falsa) sulla donna con tre seni, si trattava di una popstar, Alisha Hessler la quale sosteneva di essersi fatta impiantare un terzo seno, in modo tale da attirare l'attenzione su di sé per partecipare ad un reality show.

Peccato che poi è stata successivamente smascherata, in quanto il selfie da lei stessa prodotto era falso, il terzo seno non era altro che una protesi sintetica abilmente applicata. In estate invece circolava la notizia di un uomo che stava per essere attaccato e sbranato da un feroce orso e che era stato fortunatamente salvato dalla suoneria del suo cellulare. Il motivo della suoneria, era un pezzo cantato da Justin Biber, che per pubblicizzare la sua canzone aveva diramato questo falso scoop.

Tra le altre bufale classificate dal quotidiano statunitense, ricordiamo la macchina che fa il vino in casa, l'applicazione che misura lo stato di ebrezza, la foto degli escrementi di un piccione che macchiano la giaca del premier russo Putin.

per non parlare della bufala relativa al pericoloso lupo che si aggirava nel villaggio Olimpico di Sochi. Tra le mura di casa nostra, quella più nota è legata alla falsa morte di Gerry Scotti il noto presentatore di Mediaset, che per un attimo ha creato il panico nel web a causa dei suoi molti ammiratori che si sono inevitabilmente allarmati. Lo stesso presentatore, ha smentito la notizia, garantendo e tranquillizzando i suoi fan che era vivo e vegeto e stava trascorrendo una vacanza al mare su una barca privata. Molti siti internet, diramano notizie bufale sulla rete per accaparrarsi visite e lettori, ma alla fine vengono sistematicamente smascherati e smentiti e qualche volta subiscono anche alcune denunce da parte dei diretti interessati.