Taylor Swift è una delle reginette del pop mondiale. Volto pulito, mai un capello fuori posto, sempre sorridente, atteggiamento da brava ragazza: è il mito e l'esempio per migliaia di ragazzine perché è una delle poche celebrità del mondo della musica che si è fatta strada senza mostrare il corpo, al contrario della maggior parte delle sue colleghe. Ma qualche volta ha sbagliato e gli errori non sono passati inosservati.
La prima polemica che ha coinvolto la Swift si è sollevata con l'uscita del video Shake it off, in cui le persone di colore rappresentavano i ballerini di strada e i bianchi apparivano nelle scene di balletto importanti. Per questo fatto fu accusata d'insensibilità culturale. A giugno fu invece accusata di ipocrisia dal fotografo Jason Sheldon, il quale ha scritto una lunga lettera aperta sostenendo che fosse ingiusto che la Apple pagasse i diritti agli artisti la cui musica è disponibile su Apple Music gratuitamente per un periodo di tempo limitato. Poi ha allegato alla lettera il contratto con l'autorizzazione a scattare durante i concerti della Swift.
Secondo Sheldon, non è giusto che la cantante voglia che gli artisti vengano ricompensati per il loro lavoro ma distribuisce un contratto che ha privato i fotografi del stesso diritto di essere pagati. Infatti il suddetto stabilisce infatti che le fotografie scattate al concerto possono essere impiegate una volta soltanto per poi essere consegnate all'interessata, poiché i diritti appartengono a lei. Sheldon ha continuato asserendo che i fotografi devono essere pagati come tutti perché non è giusto che le immagini vengano offerte al libero mercato. Taylor Swift ha così scritto una lettera in cui sosteneva che non fosse giusto che gli artisti non venissero pagati per il periodo di prova di tre mesi: Apple Music non ha tardato a cambiare la politica dei diritti, pagando gli artisti anche per il periodo di prova.
Il video
Wildest Dream è l'ultimo video di Taylor Swift, diretto da Joseph Kahn. Rivelato agli ultimi MTV VMA (in cui è stata la più premiata con 4 statuette), ha superato 20 milioni di visualizzazioni su YouTube. Ma c'è qualcosa che con va: è stato accusato di razzismo. La critica è stata mossa dai blogger dei social e dal sito Fader, che hanno protestato dicendo che il video presenta un'Africa patinata, da cartolina, romanticizzata e che quindi non rispecchia la realtà. Ma non è tutto: non c'è nemmeno l'ombra di una persona di colore, solo bianchi. Molti sono rimasti dunque increduli davanti a un video che, a loro avviso, celebra il colonialismo bianco e ciò che scandalizza ulteriormente è il fatto che la casa discografica abbia dato il consenso a fare ciò.
La polemica è stata poi portata avanti anche dal blog di NPR (associazione di radio americane) e dall'Huffington Post. Il video è appunto ambientato nel continente nero (girato in Botswana e in Sudafrica) degli anni Cinquanta, Taylor Swift è una sensuale attrice di una storia d'amore con un interprete avventuriero (si tratta di Scott Eastwood, figlio di Clint). Non ha avuto nessun riscontro positivo il messaggio finale che compare nel video, che informa che i proventi andranno all'African Parks Foundation of America, come anche la dichiarazione del regista che confessato che il video è stato twittato dalla sua produttrice Jil Hardin, che è di colore. Sembrava che Taylor Swift si fosse liberata dalle polemiche dopo aver fatto pace con Niki Minaj (l'argomento era sempre il politically correct), e invece il suo nome continua ad essere sulla bocca di tutti: accusata di perpetuare gli stereotipi sui neri.