Il 4 novembre scorso è andata in onda la prima puntata del programma Amore Criminale, condotto da Asia Argento che subentra a Barbara De Rossi. La trasmissione, attraverso la ricostruzione di un evento realmente accaduto, tende a sensibilizzare le donne vittime di violenza a denunciare i soprusi subiti. Al centro della puntata la storia di Ofelia Bontoiu. Nata nel 1986 in Romania, all’età di 18 anni si trasferì in Italia dove trovò lavoro in Umbria, come badante.

Da lì a poco tutta la famiglia si spostò nel “Bel Paese”. Ofelia e Danut Barbu, si conoscevano fin da piccoli. In Romania abitavano a pochi metri di distanza, e da piccolo Danut era stato allattato dalla madre di Ofelia. Poi un brutto incidente, sembra che il giovane ingerì per sbaglio dell’acido muriatico, lo costrinse per molto tempo ad alimentarsi con una sonda.

L’interesse per Ofelia era palese e Danut non lo negava affatto. In Romania il giovane viveva di espedienti e d’inganni, grazie alla sua attività di compravendita di cavalli. In seguito Danut raggiunse Ofelia in Italia, e fu l’inizio della fine di Ofelia.

La ragazza cedette alle sua avances, e alla fine i due strinsero una relazione sentimentale. Ma l’amore durò solo qualche settimana. Danut soffriva di un’inferiorità patologica nei confronti della famiglia di Ofelia, che veniva continuamente offesa, ed ingiuriata. Dopo un litigio furibondo dove il giovane indicò la ragazza “come una donna di facili costumi”, Danut ritornò in Romania. Lo stesso complesso d’inferiorità gli consentì di affinare una tecnica per impietosire Ofelia, che puntualmente lo riprendeva fra le sue braccia.

Fu talmente abile a plagiare il cuore e la mente della ragazza, che riuscì a ritrascinarla in Romania. Nella terra nativa la ragazza visse gli anni più brutti e umilianti della sua vita.

Fu costretta a stabilirsi dai genitori di lui, lavorava la terra e dava da mangiare agli animali. Lui si allontanava spesso anche per diversi giorni, la tradiva e la costringeva ad obbedire agli ordini della madre. Al suo ritorno, la stessa lo persuadeva ad agire nei confronti di Ofelia, colpevole di comportamenti scorretti. Danut diventava violento, aggressivo. Quando per l’ennesima volta Ofelia ritornò dai genitori, lui intimorì il padre con un’accetta minacciandolo di morte, se non avesse fatto uscire la figlia.

Finalmente la ragazza capì che quella storia doveva terminare per sempre, soprattutto capì di non amarlo più. Dopo una lite violenta, Danut partì per la Gran Bretagna. L’epilogo della storia avvenne l’8  marzo del 2014.

Ci fu un ritorno di fiamma fra i due, lui rientrò in Italia e la coppia, in gran segreto, si ritrovò in una stanza d’albergo. Ofelia sarebbe morta poco dopo. I particolari sono agghiaccianti. La ragazza fu tramortita con un mensola, e appoggiata sul letto, Danut le recise la gola. Stesosi accanto a lei, si tagliò le vene dei polsi e della gola; col proprio sangue scrisse sul muro: “Come ha sofferto la mia famiglia, adesso soffre anche la tua”.  Danut è stato condannato a 27 anni di reclusione, ed è detenuto nel carcere di Spoleto in attesa dell’appello.