Si è disputata l'attesa finale della sesta edizione di Masterchef Italia, gara che si è conclusa non con il classico duello tra due finalisti ma bensì tra una sfida tra la ligure Gloria, licenziatasi dall'ex professione di barista per partecipare alla gara, la sammarinese Cristina, tirocinante avvocato e il giovane romagnolo Valerio. Prima della finale i concorrenti si sono dovuti sfidare in una prova che ha coinvolto i tre chef internazionali Igles Corelli, Pietro Leeman e Matias Perdomo.
al termine della prova i giudici Carlo Cracco, Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Antonino Cannavacciuolo hanno deciso di non eliminare alcun concorrente dando vita ad una finale a tre.
Quest'edizione, tra le più divertenti e giocose, ha visto brillare talenti davvero giovani. I tre finalisti Valerio, Gloria e Cristina avevano durante le riprese rispettivamente 18, 24 e 25 anni. Inoltre, almeno per il momento, sembrano non essersi sollevate le solite polemiche sulla veridicità della trasmissione. L'edizione è stata caratterizzata da amicizie e antipatie, che sono perdurate fino all'ultimo momento.
Oltre agli aspetti puramente televisivi il livello culinario si è dimostrato piuttosto elevato, come ha dimostrato l'entusiasmo per alcuni piatti serviti dai finalisti ai giudici. La finale è stata combattuta e l'esito inaspettato, tutti i concorrenti hanno proposto menù degustativi validi (seppur con qualche errore giocato dalla poca esperienza) e sono stati in grado di rappresentare sé stessi e la propria idea di cucina attraverso le loro creazioni. Alla fine è stato il più giovane a trionfare, i giudici non si sono lasciati influenzare dal minor bagaglio culturale gastronomico del ragazzo e hanno premiato il talento.
Se Masterchef sia effettivamente un'opportunità per costruire una carriera gastronomica o una parentesi televisiva è una questione controversa, nonostante questo non rimane che sperare che i tre giovani siano usciti arricchiti da un'esperienza che, pur essendo ricca di contraddizioni, lo è altrettanto in opportunità di visibilità e apprendimento. L'edizione si conclude con l'addio del giudice Carlo Cracco, uno dei più rappresentativi e severi, che ha intenzione di dedicarsi all'apertura di nuovi ristoranti.