Il mondo del Cinema piange la partenza di Carlo Vanzina. Ed è lutto in tutta Italia. A 67 anni, il regista è morto a Roma dopo una lunga malattia. La conferma della morte è arrivata dalla moglie Lisa e il fratello Enrico, che hanno diffuso un comunicato ufficiale con la triste notizia. “Carlo è morto nella sua amatissima città di Roma, dove è nato e cresciuto – si legge nella nota -.

Ha affrontato con molto coraggio e lucidità una malattia. Carlo era amato da molti spettatori, conquistati grazie all’allegria e l’umore dei suoi film, che offrivano un nuovo sguardo della realtà dell’Italia”. I funerali di Vanzina sono programmati per martedì 10 luglio alle 11:00 nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri in piazza della Repubblica a Roma.

L’anima della commedia all’italiana

Per più di quattro decade, Vanzina si è dedicato anima e corpo alla commedia. Con il fratello Enrico ha dato vita al famoso “cinema-panettoni” tipico delle vacanze. Tra i successi cinematografici del regista ci sono "Eccezzziunale...

veramente", "Sapore di mare", "Vacanze di Natale" e "Sotto il vestito niente". Figlio di un altro artista, Stefano Vanzina, conosciuto come Steno, Vanzina resta uno dei padri della commedia italiana con umore e intelligenza. È stato assistente di un altro grande del cinema, il regista Mario Monicelli, che era amico della famiglia. Non c’erano però favoritismi, Monicelli è sempre stato duro con lui sul set, per cui è riuscito ad imparare tanto da lui, come raccontava anni fa Vanzina quando spiegava i suoi primi passi nel mondo del cinema. Con il fratello Enrico, Carlo è riuscito a scrivere parte della storia della commedia all’italiana.

La formula del cinema-panettone

In un evento a Napoli, il regista spiegò i cambiamento della società italiana attraverso la narrazione dei cinema-panettoni.

Più di 70 film e serie che fanno da radiografia del Paese, con il filone delle vacanze come punto di collegamento. L’idea è nata con il film “Sapore di sale” e poi si è consolidato grazie alla collaborazione con Aurelio de Laurentiis.

Molti dei suoi successi di incasso sono stati firmati con il fratello Enrico. Anche se le loro produzioni hanno dovuto affrontare molti voti negati da parte della critica e la stampa, avevano però l’approvazione del pubblico. L’ultimo film intitolato “Caccia al tesoro", fatto con Vincenzo Salemme nel 2017, è un tributo alla città di Napoli.

Il pianto di Roma per l’addio a Vanzina

Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha scritto sui social network che la capitale italiana piange la scomparsa di Vanzina.

“Ci ha regalato tanti momenti di allegria e di riflessione grazie ai suoi film – ha scritto Raggi -. Diamo un abbraccio a tutta la sua famiglia”. Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha detto che Vanzina ha raccontato l’Italia con uno sguardo ironico e divertente: “La sua era una commedia che parlava di pregi e vii della società”.

Anche l’associazione 100autori si è pronunciata sulla morte di Vanzina: “Era un grande autore e un grande amico. Con i suoi film ha fatto riflettere e sorridere tutta l’Italia”, si legge in una comunicato ufficiale. “Vanzina era brillante e acuto, un uomo gentile – ha aggiunto l’associazione -. Era il Re della commedia all’italiana, molto dolce. Aveva capito prima degli altri come raccontare il Paese”.

Nonostante il successo di pubblico e incassi degli ultimi trent’anni, Vanzina non si è mai dimenticato dei suoi colleghi e le battaglie contrattuali. All’associazione 100 autori ha sempre offerto supporto costante, con una generosità e stile che sono molto rari in questo ambiente. I colleghi lo salutano con affetto e lo ricorderanno per sempre.