Il Dizionario di Murano è un'opera progettata dall'artista Marco Toso Borella, concepito in 21 volumi divisi per lettere alfabetiche.

Il primo di tali volumi, dedicato alla lettera A, è stato recentemente presentato nel corso della manifestazione "Italian Glass Week-The Venice Glass Week", nella Scuola Grande di San Giovanni Evangelista a Venezia.

Il volume raccoglie circa un centinaio di voci ed è parte di una ricerca storica trentennale dell'autore, nato e residente a Venezia.

Il tutto è accompagnato da numerose illustrazioni di quanto citato nel testo.

Murano e le sue curiosità

L'isola veneziana di Murano è universalmente nota come l'isola del vetro. Molti si incantano nel vedere le masse informi di materia incandescente trasformarsi in animali, vasi ed oggetti vari.

l Dizionario di Murano svela però anche aspetti storici meno conosciuti. Ad esempio, la più antica produzione di Murano era il sale. Le maree lagunari riempivano d'acqua numerose saline costruite appositamente. L'acqua veniva poi convogliata tramite canali di afflusso e deflusso, e fatta evaporare ricavando il sale.

La produzione era cospicua; tracce di simile attività permangono nella toponomastica. Saline, pesca e mulini ad acqua hanno per lungo tempo sostenuto l'economia dell'isola.

L'arrivo del vetro

La produzione del vetro è arrivata verso la fine del Duecento, quando si decise di spostare a Murano le varie fornaci sorte a Venezia. Erano infatti causa di frequenti incendi. Tuttavia, la concentrazione delle vetrerie a Murano consentì a Venezia di controllare l'opera dei maestri vetrai, che erano obbligati a risiedere nell'isola e non potevano lasciarla senza un permesso speciale.

Da allora, fu questa l'attività che rese via via più conosciuta l'isola a livello mondiale, e che ancora oggi la fa associare al vetro, soprattutto artistico e in particolare al vetro soffiato.

Storia e arte

Altre particolarità interessanti emergono tramite il Dizionario di Murano.

L'isola, che è in realtà un insieme di isolette collegate da ponti, come tutta Venezia, misura circa 1,17 km quadrati. Eppure si trovò ad avere una ventina tra cappelle e chiese. Vi era altresì una Scuola Grande dedicata a San Giovanni Battista. La maggior parte di questi edifici fu distrutta in epoca napoleonica, analogamente a quanto avvenne in altre zone della città. A Murano risiedevano inoltre alcune grandi famiglie autoctone, con una propria storia nobiliare ed araldica.

Una visita consapevole

L'opera concepita da Toso Borella ha una duplice utilità. Per il cittadino, il Dizionario di Murano aiuta ad approfondire la storia dell'isola, talora poco nota anche ai veneziani.

Per il turista che compie un viaggio a Venezia, esso permette invece di rendersi conto dell'importanza storica ed economica dell'isola, che certamente non è riducibile alla sola produzione vetraria.