Sabato 27 aprile la città di Pesaro ha inaugurato una statua dedicata a Luciano Pavarotti, che con la città ha sempre avuto uno stretto rapporto.

La statua è alta 192 centimetri ed è stata realizzata in bronzo con la tecnica della fusione a cera persa dallo scultore Albano Poli. Alla cerimonia di scopertura erano presenti la moglie e le figlie di Pavarotti, il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, centinaia di cittadini e turisti.

Luciano Pavarotti e Pesaro

La statua è stata collocata sul Piazzale Lazzarini, davanti al Teatro Rossini. Alla sua base si trova una targa che riporta una frase di Pavarotti, indicativa di quanto l'artista fosse legato alla città di Pesaro.

Aspetto, questo, ricordato sia dalla moglie Nicoletta Mantovani, presidente della Fondazione Luciano Pavarotti, sia dalle autorità cittadine. L'artista aveva anche manifestato solidarietà verso il reparto ospedaliero pesarese di Muraglia, Centro di Alta Specializzazione nella diagnosi e cura di leucemie e linfomi.

Alla cerimonia hanno presenziato anche il vicesindaco di Modena, città natale di Luciano Pavarotti, e il regista e scenografo Pier Luigi Pizzi, da 40 anni protagonista del Rossini Opera Festival.

Le polemiche

Il collocamento e l'inaugurazione della statua dedicata a Luciano Pavarotti hanno dato adito tuttavia anche ad alcune polemiche e a una raccolta di firme di cittadini contrari.

Le motivazioni del Comitato per il no alla statua vertono essenzialmente su due motivazioni.

La prima è l'eccessiva vicinanza della statua al teatro rossiniano: infatti il comitato ritiene che Pavarotti non sia stato fondamentalmente un cantante rossiniano e che altri artisti avrebbero avuto maggiori titoli per avere una statua accanto al teatro. Inoltre, il comitato promotore lamenta come la collocazione sia stata decisa dall'amministrazione senza alcun coinvolgimento dei cittadini e del quartiere.

La Fondazione Luciano Pavarotti

La fondazione Luciano Pavarotti è un'organizzazione senza scopo di lucro, con un duplice intento: il primo è quello di mantenere e tramandare la memoria dell'artista; il secondo è di continuare il suo impegno di promuovere arte e cultura nel mondo, quale modalità di condivisione e costruzione di un mondo migliore.

La Fondazione, perciò, cerca di promuovere i giovani talenti, rendendo accessibile la formazione e organizzando concerti per offrire visibilità ai giovani artisti d'opera. Essa organizza anche mostre e visite alla casa natale del cantante.