Quando una partita così la si aspetta per così tanto tempo, non contano i valori in campo, non contano i Palloni d'Oro e i fior di milioni spesi per mantenere il soprannome di 'Galacticos': perchè le semifinali di Champions League si giocano anche (e oseremmo dire soprattutto) con il cuore. I tifosi bianconeri sognavano prima di questa sfida di andata contro i detentori della Coppa, anche se si rendevano perfettamente conto di avere davanti non una squadra qualunque, ma 'sua maestà', il Real Madrid. Siccome poi, come ironicamente aveva dichiarato Allegri, in campo saranno undici uomini contro undici uomini, la vittoria bianconera per 2-1 diventa pienamente giustificata, oltre che legittima.

Le 'merengues' sono scese in campo insieme a quella presunzione che, spesso, li ha contraddistinti e Allegri contava di poter sfruttare anche questo importante fattore psicologico.

Cuore e grinta: uno-due Morata-Tevez, al Real non basta Ronaldo

La Juventus ha sorpreso gli avversari con una partenza mozzafiato, di quelle che ti vogliono dire 'ce la giochiamo per lo meno alla pari': così la squadra di Ancelotti, dopo nove minuti, si è ritrovata sotto, proprio grazie al 'gioiellino' del Real in prestito ai bianconeri. Lui non festeggia, ma lo Stadium esplode. I primi venti minuti sono bianconeri ma poi gli spagnoli si ricordano di non esser lì per caso, ci mancherebbe: così al 26' arriva il pareggio firmato dal Pallone d'Oro, Cristiano Ronaldo (e chi sennò) pronto a girare di testa un assist di James Rodriguez.

E' il momento peggiore della serata bianconera perchè poco dopo, ancora James fa vibrare la traversa di Buffon con un'incornata in tuffo a botta sicura. Chissà se ad Allegri, in quell'istante, sarà venuto in mente il famoso detto di Arrigo Sacchi: 'Nel calcio ci vuole occhio, pazienza e bus de cul...' La Juve prende fiato e decide di pensarci su nell'intervallo.

Tra 7 giorni il ritorno al 'Bernabeu': la tavola al ristorante da 100 euro è apparecchiata

Alla ripresa del gioco, il ritmo è più basso e i bianconeri sorprendono i 'blancos' con una meraviglia di contropiede, sul quale Tevez viene abbattuto da Carvajal: fallo e rigore per la Juve. Sul dischetto si presenta l'Apache che trafigge Casillas con una delle sue frecce.

Ancelotti passa al 4-3-3 con Chicarito e Allegri risponde con la difesa a tre. La Juve ha ancora poca benzina e il Real alza decisamente il baricentro. E' l'ora del contropiede a tre dalla fine, Llorente (entrato al posto di Morata) fa venire ancora i brividi ai tifosi del Real. Lo stesso 'Re Leone' ha la più grossa occasione in pieno recupero ma il suo colpo di testa è preda di Casillas. 

Tra sette giorni, la Juventus tornerà a respirare l'aria del 'Bernabeu', ma soprattutto quella di una possibile finale di Champions League: comunque andrà, sarà un successo, perchè la Juventus, ora possiamo dirlo, è tornata a sedersi al tavolo da 100 euro.

Super Tevez-Morata, sotto tono Pirlo

Juventus: Buffon 6,5 e un gol subito; Lichtsteiner 6,5, Bonucci 7 e ammonizione, Chiellini 6,5 e ammonizione, Evra 6; Marchisio 6,5, Pirlo 5,5, Sturaro 7 (19’ st Barzagli 6); Vidal 6,5 e ammonizione; Morata 8 un gol segnato (33’ st Llorente 5,5), Tevez 8 un gol segnato e ammonizione (41’ st Pereyra senza voto).



Real Madrid: Casillas 5 e due gol subiti; Carvajal 5 e ammonizione, Pepe 5,5, Varane 4,5, Marcelo 5 e ammonizione; James Rodriguez 7 e ammonizione, Sergio Ramos 4,5, Kroos 6, Isco 6,5 (18’ st Hernandez 5); Bale 5 (41’ st Jesé senza voto), Ronaldo 6 un gol segnato.