Ridimensionamento: è questa la parola d'ordine in casa Napoli, dopo l'addio di Benitez. E così, salutato il tecnico spagnolo che, nonostante un secondo anno deludente all'ombra del Vesuvio, approda al Real Madrid, tra alcuni dei giocatori più quotati al mondo, in casa Napoli si punta a una ricostruzione dal basso: squadra a mister Sarri, umiltà, lavoro e stop alle spese folli per giocatori ipercoccolati e svogliati.

Non sarà facile il lavoro del nuovo allenatore: la rosa andrebbe adattata al nuovo modulo di gioco, il 4-3-1-2 del tecnico ex Empoli, ma i giocatori non ci stanno, e già giungono le voci dei primi mal di pancia da oltreoceano: il Pipita Higuain, attaccante di qualità e classe indiscutibile, impegnato con l'Argentina, non gradisce il nuovo tecnico, e potrebbe chiedere al presidente De Laurentiis di cedere alle sirene inglesi: Chelsea, Arsenal e Manchester City sarebbero pronti a offrire un ingaggio importante alla punta sudamericana, e al tempo stesso a regalargli il palcoscenico più grande d'Europa, quella Champions League fallita, di fatto per due anni di fila (ricorderà, il Pipita, che l'ultimo accesso partenopeo diretto si deve alla squadra di Mazzarri?).

Resta da vedere se Sarri sarà in grado di convincerlo a restare, e se il patron De Laurentiis non userà la sua cessione per tamponare le perdite della mancata qualificazione.

Già un piede a Madrid, sponda Atletico, per Callejon, formidabile cecchino nella sua prima stagione azzurra e poi svogliato e impreciso per buona parte del secondo anno. Il suo ruolo, del resto, poco si adatterebbe al nuovo Napoli, e le prestazioni degli ultimi mesi renderanno meno amaro l'addio ai tifosi. Scalpita anche Zapata. Il colombiano, forte di una media realizzativa da primato ma stanco di essere eterno panchinaro, preferirebbe cambiare maglia e giocarsi una maglia da titolare in un club diverso: forse il Torino, che già da mesi lo ha puntato.

Addio anche all'impalpabile Michu, spettatore per l'intera stagione. Resterebbero Insigne e Gabbiadini, giovani, bravi, italiani e determinati. La loro voglia potrebbe farne i beniamini del pubblico per la prossima stagione. Da rivedere invece la situazione di Mertens: il belga adora Napoli ed è ricambiato dalla tifoseria, ma le sue caratteristiche lo renderebbero poco utilizzabile nella nuova disposizione tattica.

In arrivo, se parte Higuain, Immobile: l'attaccante del Borussia e della Nazionale ha una valutazione di una quindicina di milioni e non vede l'ora di tornare in Italia. A Napoli ritroverebbe Insigne, compagno al tempo della cavalcata eroica del Pescara di Zeman, e Gabbiadini, partner nell'Under 21.

Si costituirebbe un tridente giovanissimo, italianissimo e determinato, supportato dalle giocate geniali di Marekiaro Hamsik, finalmente non più sacrificato da Benitez.

Per la panchina si fa anche il nome di Jerry Mbakogu: il nigeriano, 23 anni e un fisico notevole, è stato il protagonista della miracolosa promozione del Carpi, e ha una valutazione ancora accettabile. Il nuovo ds Giuntoli potrebbe facilmente convincerlo a trasferirsi sul mare partenopeo.

Riuscirà un tridente italiano a non far rimpiangere le magie del Pipita? Staremo a vedere.