Il Napoli visto stasera al Braglia è stato davvero deludente. Al di là delle connotazioni statistiche oggettivamente positive, come il gran possesso palla o la terza gara senza subire reti, oggi sono mancati i 3 punti. L’assenza quindi di una vittoria fondamentale che avrebbe consentito agli uomini di Sarri di risalire la china in classifica e di portarsi a ridosso delle prime grazie alla contestuale caduta della Roma contro la Samp e del pari interno della Juve col Frosinone.
Eppure, il Napoli non ha raccolto l’occasione sul campo di un Carpi ostico ma non impossibile.
Sindrome da trasferta
Prima di ricordare come il Napoli sia ancora affetto da una sorta di incantesimo in termini di gioco, concentrazione e risultati contro le piccole, quest’anno gli azzurri hanno raccolto solo 2 punti nelle 3 trasferte disputate. Un pari contro Empoli e Carpi ed una bruciante sconfitta a Reggio Emilia contro il Sassuolo alla prima giornata. La squadra partenopea dunque, prima ancora di un calo congenito con le piccole, sembra patire le gare lontane dal San Paolo. Una pecca questa che, ormai, si protrae dall’era Benitez con l’ultima affermazione lontana dalle mura amiche datata 19 Aprile 2015 contro un derelitto Cagliari guidato dal boemo Zeman destinato alla Serie B.
Nelle ultime 11 trasferte numeri alla mano, il Napoli ha raccolto solo 1 vittoria, 3 pari e addirittura 7 sconfitte. Insomma, se Sarri con queste ultime 3 sfide ha un po’ fermato l’abbondante emorragia in difesa, la sua cura per il mal di trasferta ancora non riesce a sortire effetti rapidi e immediati.
Problemi di Approccio
Anche stasera il Napoli non è stato in grado di entrare in campo con rabbia, grinta, cattiveria agonistica ed una insaziabile voglia di vincere. Pur giocando bene i primi venti minuti, il Napoli infatti è parso essersi spento via via che il gol non riusciva ad arrivare con le sue stelle che, invece di determinare, si rassegnavano all’ineluttabile quanto antisportivo catenaccio biancorosso.
Una situazione questa che, al di là delle pessime prestazioni individuali di calciatori come Valdifiori e Mertens, ha finito col provocare un tardivo quanto inutile arrembaggio finale fatto di velleitari tiri dalla distanza dei vari Hamsik, Gabbiadini e Insigne. In definitiva, se il Napoli di Sarri sembra essere davvero inarrestabile fra le mura amiche con un gioco spumeggiante e ricco di reti, in trasferta sembra mutare pelle e divenire la copia identica della mediocre squadra che concluse mestamente lo scorso campionato di A.