Un incontro per capirsi e voltare pagina, per ricominciare. Le ultime annate hanno visto incrinarsi il rapporto tra Enrico Preziosi e parte dei tifosi del Genoa. Tante incomprensioni, molto nervosismo e diversi scivoloni che hanno oscurato anche i successi sportivi ottenuti sul campo.

Genoa a rischio nel 2011, il 'joker' si scusa per la licenza Uefa

Il ridimensionamento del club, la mancata licenza Uefa che ha impedito la partecipazione della squadra all'Europa League nella scorsa stagione: i temi sul tavolo sono tanti.

Il presidente Preziosi è partito da lontano: "La mia famiglia ha speso tantissimi soldi per il bene del Genoa. Abbiamo preso la società sull'orlo del fallimento e ci siamo accollati le perdite. Nella nostra gestione ci sono stati tanti errori, Genoa-Venezia per esempio resta una ferita aperta. Con la mia tenacia e il vostro appoggio siamo comunque tornati in A". Sulla situazione economica del grifone, Preziosi è rassicurante: "Il peggio è alle spalle. Stavamo prendendo una bruttissima piega, accontentando anche le richieste di allenatori un po' pazzi. Così abbiamo comprato Toni, Veloso e molti altri.

Giocatori che il Genoa non poteva permettersi. Nel 2011 ce la siamo vista brutta, ma se proseguiamo in questa direzione il futuro è sereno". Il numero uno dei liguri è tornato a scusarsi per la mancata partecipazione alle coppe europee: "Mi rendo conto della figuraccia che abbiamo fatto. Capisco le prese in giro per le strade dei sampdoriani, mentre noi ci siamo dovuti accontentare dell'aeroplanino dopo la loro eliminazione. Vi chiedo profondamente scusa".

Futuro sereno, plusvalenze vitali per sopravvivere

Il Genoa ora sta bene, tuttavia ci potrebbe essere una cessione importante sul Calciomercato: "Non abbiamo l'assillo di vendere nessuno, però è chiaro che certe situazioni sono vitali per i club.

Abbiamo tolto Rincon dal mercato, ma gli affari si fanno solo coi giocatori importanti. Vedremo, magari fino a dicembre riusciremo a non vendere nessuno. Ma comunque una cessione potrebbe aiutarci". Nessun arabo all'orizzonte, Preziosi sarà ancora al timone dei rossoblu: "Solo contatti con presunti acquirenti, poi spariscono tutti. Io il Genoa lo lascerò in buone mani, non lo metterò mai in pericolo. Questa è una promessa. Finché non ci sarà qualcuno di serio andrò avanti io, ma voglio essere chiaro su un'altra cosa. Non sarò io il presidente della stella, come forse avevo pensato tempo fa. Il calcio ormai è una lotta impari: partecipi a un campionato sapendo già la classifica". E conclude: "Noi in questo contesto cercheremo di divertirci, senza soffrire e senza rischiare nulla".