Il city, dopo l'arrivo degli arabi, ha scalato le classifiche nazionali ed europee, andando ad imporsi come una delle società più influenti del panorama calcistico internazionale. Sicuramente la vittoria della Premier League dopo anni ed anni sotto l'ombra dei cugini dello United è stato un motivo d'orgoglio non da poco. Ovviamente, come  tutte le cose positive c'è sempre un qualcosa che non va.

Stiamo parlando del gioco: da Mancini a Pellegrini la canzone non è cambiata, con i vari giornalisti ed opinionisti che recitavano la stessa frase: "forti son forti, ma non hanno uno stile di gioco come dovrebbe avere una società di quel livello".

Quando questa voce arrivò agli orecchi dei proprietari, non ebbero la minima esitazione nello scegliere il miglior insegnante di calcio dell'ultimo decennio: Pep Guardiola Quest'uomo oltre ad essere un vero e proprio esempio sportivo, è uno dei massimi esponenti del calcio moderno: tutte le sue squadre, dal Barcellona al Bayern Monaco hanno sempre avuto qualcosa in più ed anche se il risultato non arrivava, andare allo stadio era come andare a teatro. 

Da "forti ma brutti" a "forti e spettacolari" con il "mago" catalano il passo è breve: effettuata  una campagna acquisti mirata ( e sontuosa ) ed il City vola, vola a vele spiegate: oggi è toccato al Bournemouth soccombere al gioco di Kompany e compagni.

Tocchi di prima, fitta rete di passaggi, altruismo tra compagni e tanta, tanta felicità nel giocare e gestire il pallone. Le squadre di Pep sono così, giocano con il sorriso stampato in faccia perché per il loro allenatore, giocare con la mente sgombra dai problemi rende il calcio più piacevole sia per chi lo gioca che per chi lo guarda. Gli uomini simbolo sono i vari Aguero e Kompany ma la vera rivelazione è Kevin De Bruyne. Il ragazzo belga quest'oggi ha aperto le danze con una punizione magistrale sotto la barriera, ha sfoderato giocate da campione e questo gli è valsa la nomina di  "Man of the Match".  Hanno continuato la festa Iheanacho, ragazzo terribilmente fenomenale, Sterling (ritrovato) e Gundogan.

Le vittorie passano tutte da un principio fondamentale: palla a terra e calcio spettacolo. 

Il Bournemouth quest'oggi sembra quasi non sia sceso in campo perché il City si dimostra di un'altra categoria chiudendo con il risultato di 4-0. Forse non vinceranno nulla, non riusciranno ad incidere il loro nome su qualche trofeo importante, ma sicuramente i tifosi quando andranno al botteghino per comprare i biglietti, lo faranno con il sorriso perché quella squadra di stelle è guidata da 'mastro Pep'.