Donnarumma, Romagnoli, Paletta, Locatelli, Kucka e Lapadula, ben sei undicesimi dei probabili titolari del Milan per la partita di stasera sono nati nei soli mesi di Gennaio o Febbraio. Coincidenza o anomalia? All'ultimo ritiro degli azzurri il Ct della Nazionale, Giampiero Ventura, ha convocato 29 calciatori, e ben 10 erano nati tra Gennaio e Febbraio.

Dio ci manda la carne ma il Diavolo i cuochi?

Sembrebbe prooprio di si. Che non si possa parlare, infatti, di coincidenza lo dice la scienza da un po' di anni a questa parte: quello del Milan o della Nazionale maggiore sono gli effetti dell' “età relativa” (Relative Age Effects), la differenza di età tra coetanei negli anni dello sviluppo. Non è quindi problema di propensione a fare sport di chi nasce in certi periodi dell'anno ma, più banalmente, di selezione. Il caso più noto è quello dell'hockey canadese dove per i dicembrini sembra esserci davvero poco spazio e di cui ha ampiamente trattato il sociologo Malcom Galdwel in “Fuoriclasse.

Storia naturale del successo”, ma sono decine le pubblicazioni scientifiche a riguardo che hanno passato sotto la lente di ingrandimento campionati di calcio, di pallavolo p il successo negli studi come i risultati, deludenti, di chi ha fatto la primina a scuola.

Anche nel mondo pallonaro italiano il fenomeno è stato attenzionato. Studi sui vivai dei maggiori club hanno più volte evidenziato una clamorosa sproporzione, con punte del 70%, a favore dei ragazzi nati nel primo semestre. Un dato che solo in parte viene corretto crescendo. Il meccanismo in fondo è tutto lì. Un bambino nato a Gennaio è mediamente molto più forte fisicamente e più intelligente di un coetaneo nato a fine anno e questo piccolo vantaggio iniziale (a 7, 8 o 10 anni qualche mese di 'vantaggio' può essere davvero significativo per la prestazione) gli permette di cumularne di nuovi.

Il bambino di gennaio magari gioca titolare e il dicembrino no, quello di febbraio viene convocato per una rappresentativa provinciale e quello di novembre no perché era troppo gracilino rispetto ai suoi coetanei. Quando crescendo le differenze fisiche non saranno più rilevanti, quel piccolo vantaggio iniziale avrà prodotto ben altri divari.

Basta nascere a Gennaio per fare il calciatore?

Ovviamente no, e fior fior di campioni lo testimoniano, ma il talento spesso è dato dalle circostanze e dalle opportunità. Possiamo dire che certamente non è una coincidenza che stasera ben sei giocatori del Milan, degli undici iniziali, siano del segno del Capricorno o dell'Acquario, anche se i meccanismi che generano queste anomalie, nel calcio come in altri sport e anche negli studi, non siano ancora chiari. Vedremo stasera se a risolvere Empoli sarà Locatelli o il settembrino Maccarone riporterà un po' di giustizia. Questo, in fin dei conti, lo deciderà Eupalla.