Con la morte di Fidel Castro se ne va forse l'ultimo pezzo di storia del '900, il secolo delle grandi passioni popolari: il calcio e la politica. Proprio quello tra calcio e politica è un rapporto controverso, ma che ha regalato anche tante storie da raccontare. In Italia era arcinota la consolidata passione dei dirigenti del Pci per la Juventus di Agnelli. Da Gramsci, ma ci sono dubbi a riguardo, a Togliatti e Berlinguer. Famosissima anche l'aneddotica a riguardo. Un giorno, ad esempio, un dirigente del partito, Pietro Secchia (o Luigi Longo secondo altre ricostruzioni) si presentò a Togliatti per chiedere lumi sulle effettive possibilità della rivoluzione; il Migliore, così era definito l'allora segretario comunista, chiese quindi a Secchia cosa avesse fatto la Juve e non ricevendo alcuna risposta replicò serafico: “E tu pretendi di fare la rivoluzione senza sapere i risultati della Juventus?”.

Futbol

Nel continente più volte desaparecido futbol e politica hanno più volte incrociato il cammino. A Cuba, dopo la rivoluzione, per il retaggio yankee o forse per le necessità della propaganda antiamericana, fu soprattutto il baseball ad imporsi, ma i protagonisti di quell'epopea erano anche degli appassionati futbolisti. Negli ultimi anni più volte si è discusso del rapporto tra Fidel Castro e Diego Armando Maradona, meno noti forse i trascorsi da calciatore del Lider Maximo che viene iniziato al culto di Eupalla nel cortile del collegio dei gesuiti di Santiago di Cuba.

Alberto Granado ed Ernesto Guevara de la Serna, tra polvere e calcio

La Poderosa, la motocicletta che accompagnava Ernesto Guevara e Alberto Granado attraverso l'America Latina all'inizio degli anni '50, farà più volte tappa da Eupalla.

Pedernerito e Fuser erano anche i soprannomi di Granado e Guevara da atleti. Pedernerito in onore del calciatore argentino Alfonso Pedernera, e Fuser, il furibondo, per l'attitudine del Che in campo, soprannome che si portava dietro dai trascorsi rugbistici. Per guadagnarsi da vivere durante il loro viaggio finirono anche a fare gli allenatori e giocatori; Guevara in porta, un portiere moderno di quelli che guidano la difesa, secondo l'amico, e Granado ala, dell'Indipendiente Sporting Club, una squadretta di campesinos colombiani di Leticia, attorno alle cui vicende ha scritto un bellissimo racconto Mauro Berruto. Un calcio che sembra lontano anni luce da quello di oggi, eppure le storie dei giovani talenti continuano a nascere nei campetti impolverati di qualche oratorio.